F1, piccoli screzi – Quando i rivali, dopo un dominio lungo mesi e mesi, iniziano a recuperare punti mostrando una forma e carica agonistica di primo livello, è quasi ovvio che arrivi un leggero nervosismo causato dalla nuova condizione. La Red Bull oramai ha il mondiale 2011 in pugno, ma già da varie gare l’appuntamento con il gradino più alto del podio è stato rimandato causa Ferrari prima e Mclaren poi. Il dover lottare (quasi) ad armi pari porta con se tensione, aprendo minuscole crepe anche nel box numero uno. Il team manager Christian Horner, per la prima volta, critica il suo pupillo Sebastian Vettel reo di criticare eccessivamente gli sforzi e tattiche della squadra nonostante tutti diano più che il massimo.
Fuori competenza – “Lavoriamo come una squadra ed i piloti non hanno bisogno di dirci quello che dobbiamo fare, non è loro competenza valutare strategie e aggiornamenti. Loro devono guidare, noi fornir loro un mezzo vincente. Ma le scelte tecniche spettano a noi” risponde seccato Horner: “Vettel sta diventando impaziente, ma questo è naturale per un giovane, un pilota affamato di vittorie che ha vinto il suo primo campionato. Egli vuole di più e la sua determinazione è lodevole, ma noi dobbiamo continuare a fare il miglior lavoro che possiamo e a ricevere sviluppi alla macchina. E poi il progetto di questa stagione mi sembra funzionare” Il voler primeggiare sempre è ben accetto, sopratutto quando si parla di piloti di F1, ma bisogna ugualmente dosare con cura le parole.
Pacchetto forte – E poi la struttura austriaca è stata quella più costante in tutto l’arco dell’anno, rimanendo nelle posizioni di testa sia il sabato (pole tutte conquistate) che la domenica tra vittorie e solidi piazzamenti: “Operativamente siamo stati molto, molto forti e abbiamo estratto il meglio dalla vettura nei weekend di Gran Premio adattandoci alle varie situazioni: è lì che la squadra è stata brava quest’anno. Quindi Vettel stia tranquillo e pensi a guidare. Ci sono difficoltà, come nel caso dei pneumatici le strategie sono molto complicate, ma l’unica cosa che è stata costante è la competitività della Red Bull in tutte le gare” Il campione del mondo in carica avrà sempre il massimo del materiale disponibile, per il resto sarà vera battaglia in pista. D’altronde quando il gioco si fa duro….
Riccardo Cangini