L’udienza sul caso di Ripe di Civitella, la località del Teramano dove il 18 aprile scorso fu uccisa Melania Rea, verrà fissata dal Tribunale del Riesame soltanto dopo ferragosto.
A sostenerlo sono stati i legali di Salvatore Parolisi, unico indagato e marito della vittima. La deduzione da parte degli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, infatti, non fa altro che fare affidamento sui normali tempi previsti dall’ordinamento giuridico.
Negli scorsi giorni, tra l’altro, i due legali non hanno presentato ufficialmente l’istanza al Tribunale ma solo l’intenzione, prima della parte documentale che verrà consegnata soltanto nei prossimi giorni. Da quel momento, infine, il Tribunale avrà cinque giorni per fare le proprie controdeduzioni e stabilire una data per l’udienza. Tutto ciò, dunque, fa ipotizzare che l’incontro non avverrà prima di del 15 di questo mese.
Le telefonate a Vittoria – Se nei giorni scorsi era stata diffusa la notizia secondo cui Salvatore Parolisi scriverebbe tutti i giorni una lettera alla piccola figlia Vittoria di ventidue mesi, ancora più concretezza parrebbe avere l’ipotesi che il caporalmaggiore del 235° Reggimento Piceno riesca a stare in collegamento quasi costantemente con la bambina tramite il telefono.
La piccola verrebbe portata dalla zia, che la va a prendere a casa dei nonni materni, nella residenza dei genitori di Parolisi e da lì Vittoria riuscirebbe a sentire la voce del papà via telefono.
Nessuna notizia, intanto, per l’affidamento della bambina: a occuparsene dovrà essere il Tribunale dei minori di Napoli, ma per il momento nessuna udienza è stata fissata.
S. O.