Depardieu, Locarno – Gerard Depardieu al festival di Locarno è stato un vero mattatore. Ironico, ha elogiato l’Italia per la sua arte e per la sua cucina. Presente per un tributo al regista Pialat scomparso nel 2003 e con a fianco la vedova Sylvie, oggi produttrice, ha affermato: “Il cibo, il vino sono come il cinema, danno nutrimento e piacere. La bellezza dell’Italia è proprio apprezzarli tutti e tre“.
Edizione 64 – L’edizione del festival di Locarno è la numero 64: l’ottima programmazione, i temi trattati e i grandi ospiti internazionali non hanno oscurato nè distolto l’attenzione da Gerard Depardieu, intervenuto per ricordare il regista Pialat con cui lo stesso Depardieu ha collaborato e girato 4 film tra il 1980 e il 1995: “Era sempre disposto a spendere le proprie energie per gli altri, era un operaio dello spettacolo e allo stesso tempo aveva la pazienza del creatore. Non si credeva il Cineasta, era uno che arrivava dalla strada, anche per questo ci si è capiti subito e ha saputo trasformare la mia arroganza giovanile in una strana ironia. In lui ho sempre riconosciuto un amore, un’umanità, una pietas che è davvero difficile trovare anche in altri grandi maestri“. E’ questo il ricordo di Depardieu come si legge su Ilsole24ore.it.
Arte, cibo e cinema – Depardieu ha voglia di parlare e ne ha per tutti: descrive anche il modo in cui Internet e la tv stanno incidendo negativamente sull’industria cinematografica: “Ormai l’industrializzazione ha privato i paesi di una propria identità cinematografica, le sale sono invase dal cinema americano, tv, internet e satellite hanno contribuito a una deriva pornografica del cinema, perchè in rete o in tv ormai trovi quello che vuoi”. Infine uno scorcio sulle sue grandi passioni: il cibo il vino e l’Italia. “Amate profondamente la vostra terra che vi dà tante cose speciali. Certo, forse vale più per il sud Italia, sappiamo che al nord c’è la zona più industriale. Ma già da Firenze, la terra di Dante e Benigni, si avverte quanto sia speciale il vostro paese“.
R. A.