Torino. Un giorno qualunque in un supermercato qualunque. Un quarantenne, dopo aver mangiato «carne salada» cruda in vendita nella struttura commerciale, si è sentito male e si è recato al pronto soccorso in preda a vomito e lancinanti crampi allo stomaco. Non era un’influnza, ma l’uomo è stato colpito da una seria intossicazione alimentare dopo aver mangiato della carne scaduta. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta sulla carne scaduta in vendita al supermercato Bennet di via Giordano Bruno di Torino.
Carne scaduta al supermercato. Dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri del Nas, coordinati dal pm Raffaele Guariniello, è risultato che al momento della vendita, fine luglio, la carne era scaduta da due settimane, come riportava l’etichetta della confezione.
I due responsabili del punto vendita Bennet e i vertici dell’azienda di Trento che confeziona la carne, sono diniti nel registro degli indagati; i primi per commercio di sostanze alimentari nocive, i secondi per frode nel esercizio del commercio. Secondo il pm Raffaele Guariniello, infatti, sulla confezione della carne sono riportate informazioni contradditorie come la dicitura «Scarpaccio di carne» che indurrebbe il cliente ad un consumo crudo del prodotto, sconsigliato nella stessa etichetta. L’ignaro quarantenne, infatti, ha dichiarato d’aver mangiato la carne cruda come indicato dalla confezione. La carne, invece, era commestibile ma dopo essere stata cucinata.
Daniela Ciranni