Crisi: Nuova stangata da 45 miliardi. Tagli agli enti locali. Ipotesi patrimoniale

Roma – Oggi alle 19 nuovo Consiglio dei Ministri. Verrà varato il decreto con le misure anti-crisi. Nella mattinata incontro tra governo, Regioni ed enti locali. Confermato il contributo per i redditi oltre 90 mila euro.

Cdm alle 19 –  Una nota di Palazzo Chigi annuncia che il Consiglio dei ministri è convocato per le 19. Sul tavolo il decreto con le misure anti-cirsi.
Intanto nella mattinata c’è stato l’incontro tra il governo con le regioni e gli enti locali, per fare il punto sulla situazione economia e per illustrare le prossime mosse del governo.
Da quanto si apprende il Ministro dell’Economia, Tremonti, avrebbe intenzione di proporre l’abolizione delle province e accorpare i comuni minori per diminuire la spesa pubblica.
Delusione è emersa al termine dell’incontro, sia da parte di Formigoni: “I tagli previsti nel luglio 2011 pesano per il 50% su Regioni quando queste pesano sulla spesa totale solo per il 16%. Ulteriori tagli alle Regioni comporteranno pesanti sacrifici per le amministrazioni e cittadini“, sia da parte dell’Anci: “Dal governo è arrivata la proposta di anticipare l’Imu da subito“.
Mentre le province bocciano nettamente la manovra definendola “iniqua e incide sul percorso di federalismo fiscale e non guarda alla ripresa”.
Siamo disponibili a rivedere le spese dei Comuni, ma siamo di fronte non al taglio dei costi della politica ma della spesa sociale. Ci auguriamo che verranno correzioni significative, e non semplici aggiustamenti, in sede di dibattito parlamentare“, ha precisato invece il sindaco della capitale Gianni Alemanno.

Le nuove misure – Oltre all’accorpamento dei comuni e l’abolizione delle province, altre proposte sono al vaglio del governo.
L’obiettivo è chiaro, varare una “manovra per aggiuntivi 20 miliardi per il 2012 e di 25 miliardi nel 2013“, come ha ricordato lo stesso Berlusconi.
Il pareggio di bilancio era previsto nel 2014, come concordato a livello europeo. Poi tutto precipita. E questo comporta una revisione del profilo temporale del pareggio. Dobbiamo scendere dal 3,9 del 2011 all’1’6 nel 2012 e poi il pareggio l’anno successivo“, ha precisato anche il Ministro Tremonti.
Tra le nuove misure c’è il “taglio ai trasferimenti a regioni e enti locali attraverso una riduzione di 6 miliardi per il 2012 e di 3,5 nel 2013“, ha anticipato Tremonti.
Il comparto della sanità è fuori da queste cifre e il taglio di 6 miliardi è uguale ai tagli per 6 miliardi previsto per i ministeri. Infine, Tremonti ha detto che “per le regioni il taglio è di un miliardo“.
Tagli dovrebbero fatti anche ai Ministeri e alla politica in generale, stando a quanto ha detto il presidente Berlusconi.
Grande attesa dunque per il Consiglio dei Ministri delle 19. Per ora ciò che si apprende è che si tratterà di una manovra pesante ma che dovrebbe permettere all’Italia di raggiungere importanti obiettivi in termini di crescita e debito pubblico.
Per ora nulla è da escludere, come ha confermato lo stesso coordinatore del Pdl Angelino Alfano: “Nessuno di noi ha simpatie per la patrimoniale. Siamo però costretti a fare una scelta, che in nessun caso sarà semplice. Ciò che è certo è che, pur nella grandissima difficoltà in cui si trova l’Europa, seguiremo un criterio di equità”.

Matteo Oliviero