Jim Carrey, pinguini – I pinguini da sempre riscuotono successo e simpatie sul grande schermo. E’ in uscita oggi in tutti i cinema la commedia brillante “I pinguini di Mr. Popper” che segna il ritorno al cinema di Jim Carrey. In netto ritardo rispetto all’invasione pinguinesca subita dal cinema negli anni scorsi (si ricordino “Happy feet”, “La marcia dei pinguini” o i pinguini di “Madagascar”) il film sembra promettere bene. Ecco più precisamente cosa aspettarsi dalla pellicola.
Il ritorno di Jim – Tom Popper è un uomo impegnatissimo sul lavoro (è un affarista immobiliare), tanto che non riesce ad essere un padre presente per i suoi figli. Impegnato ad acquistare il celebre Tavern on the Green di Central Park per ottenere l’agognata promozione, Popper scoprirà che il padre è morto durante una spedizione in Antartide e che gli ha lasciato in eredità un gruppo di pinguini. Dapprima Mr. Popper non sopporta la presenza degli animali in casa, ma col passare del tempo si abituerà. Nel frattempo, proverà a ricostruire il rapporto con la moglie e i propri figli.
Pinguini – Il film è liberamente ispirato all’omonimo libro scritto nel 1938 dai coniugi di Richard e Florence Atwater. Come raccontano gli autori “un pinguino in un salotto potrà anche sembrare uno spettacolo a dir poco bizzarro, ma un salotto appare altrettanto strano visto da un pinguino“. Già, ed è proprio nel controverso rapporto tra uomo e animale che ruota tutto il film. Con i pinguini che, per la felicità dei bambini, ne combineranno di tutti i colori al povero Mr. Popper. Il quale replicherà con mille smorfie, tipiche della carriera scintillante di Jim Carrey.
R. A.