Il film di Kathryn Bigelow “Kill Bin Laden” sotto accusa

Kathryn Bigelow ,“Kill Bin Laden” – A quanto pare la cineasta sarebbe stata accusata di aver ricevuto delle informazioni top secret dall’amministrazione Obama, che però smentisce categoricamente la notizia. Dopo l’uccisione di Osama Bin Laden, Kathryn Bigelow, già premio Oscar per “The Hurt Locker”, aveva deciso di rimettersi a lavorare ad un suo vecchio progetto su un film che parla del terrorista più temuto al mondo e che aveva accantonato.

Una lavorazione travagliata – La lavorazione del film, dal titolo provvisorio “Kill Bin Laden” è già iniziata da un po’ma è già piuttosto travagliata, e con ogni probabilità  da oggi subirà uno stop. Infatti sia la Bigelow che lo sceneggiatore Mark Boal sono stati  accusati di aver ricevuto informazioni top secret dall’amministrazione Obama. L’accusa sarebbe stata scatenata da Peter King, senatore repubblicano e presidente del Comitato per la Sicurezza Nazionale,  che sostiene che le informazioni in questione potrebbero mettere a repentaglio diverse  missioni antiterrorismo degli Usa. Il primo a controbattere alle accuse è stato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney,  che sostiene che queste affermazioni sono ridicole, proseguendo che: “Quando qualcuno lavora su libri, documentari o film che riguardano il Presidente, facciamo del nostro meglio per aiutarli a fare in modo che i fatti siano fedeli alla realtà. Non diffondiamo informazioni top secret. E spero che il Comitato per la Sicurezza Nazionale abbia preoccupazioni più importanti da prendere in considerazione piuttosto di  quelle riguardanti un film”.

La nota della Bigelow e Boal – Anche la Bigelow e Boal hanno voluto dire la loro in merito all’accaduto  precisando quanto segue: “Il nostro imminente progetto sulla lunga caccia a Bin Laden è in lavorazione da diversi anni e integra gli sforzi collettivi di tre amministrazioni diverse. La lunga e pericolosa caccia ad uno degli uomini più ricercati al mondo è stata condotta da membri dell’esercito e dei servizi segreti che hanno messo a repentaglio le loro vite per il bene comune, al di là dell’appartenenza politica. Questo è stato un trionfo americano al di sopra delle parti al quale noi vogliamo rendere omaggio!”.

Maria Luisa L. Fortuna