MotoGP, libere a Pedrosa – Queste due settimane di vacanza devono aver fatto davvero bene al fisico di Daniel Pedrosa, tornato fresco ed in forma dopo la sofferta trasferta di Laguna Seca. Lo spagnolo infatti ha dovuto dire addio un’altra vittoria iridata causa eccessivo dolore e mancanza di forza, ma dopo appena quindici giorni pare assolutamente intenzionato a riprendere il discorso esattamente ove l’aveva lasciato, ossia davanti a tutti. Sia al mattino che al pomeriggio la Honda numero ventisei si è presa la prima posizione, trovando da subito il limite e costringendo gli avversari ad un difficile inseguimento. I distacchi impressionanti del primo turno (un secondo tondo a Stoner), si sono poi ridotti a tre decimi, ma certamente non è stato utilizzato tutto il potenziale.
Honda comanda – Tocca faticare quindi all’australiano Casey, sempre radioso visto la dolce attese della moglie Adriana ma concentrato a diminuire il gap con il compagno di squadra. La HRC comunque pregusta già grandi risultati anche qui a Brno, aiutata dal terzo tempo del nostro Simoncelli. Il manico e la velocità vi sono tutte, ma anche questa volta è stato autore di una innocua scivolata proprio durante il suo giro più veloce. L’unico che pare tenere il micidiale passo della flotta dell’ala è Jorge Lorenzo, quarto a prendere Dovizioso. Ben Spies chiude quindi le prime sei posizioni, confermano i valori visti più e più volte nel corso di questa stagione. Le giapponesi volano e mettono in scena una sfida tutta personale, mentre la Ducati lavora, prova ed arranca.
Tenui miglioramenti – Valentino Rossi ricopre ancora il ruolo della prima guida, con un leggero sorriso a fine giornata. Rispetto all’undicesimo tempo del primo turno, il buon passo in avanti costruito nel pomeriggio ha fatto capire agli uomini in rosso di essere nella giusta direzione. La Gp11.1 subisce continue modifiche in tutti i settori, dall’altezze dei manubri, alle sospensioni, alla distribuzioni dei pesi e l’essere riusciti ad arpionare alla fine la settima piazza dà la giusta in carica in vista della delicate sfide dei prossimi giorni. Hayden lontanissimo in quattordicesima posizione. Notare infine l’ottima prestazione della Suzuki, galvanizzata dal sempre bravo Bautista e dal rientrante Hopkins, dignitosamente decimo nonostante abbia pochissima esperienza con queste ottocento. L’americano merita davvero un posto nella classe regina.
Riccardo Cangini