F1, l’arrivo di Pirelli – Ecclestone non ha risparmiato complimenti nelle sue ultime interviste e persino i tifosi più fedeli ed incalliti, dopo un freddo benvenuto e molti dubbi, ora cominciano a vedere positivamente il ritorno del suo nome in Formula uno. La Pirelli in pochi mesi è riuscita a continuare il lavoro prima portato avanti dalla Bridgestone aggiungendo però l’incognita degrado, decisamente più marcata rispetto alle coperture giapponese. La stagione 2011 sino ad ora ha avuto gare quasi sempre emozionanti e particolari grazie anche al nuovo fornitore, dedito completamente al compito preso con la massima seria e pronto a portare nei prossimi anni altri cambiamenti, in grado forse di ridisegnare regole e valori in campo.
Addio Hard – Paul Hembery, personaggio di spicco per quanto riguarda il settore Pirelli F1, ha confermato la scelta di non presentare più l’attuale mescola dura, preferendo gomme più morbide e performanti: “Non credo che rivedremo ancora la mescola dura. E’ troppo dura, mentre la media ha dimostrato di essere abbastanza “robusta”. Probabilmente nella prossima stagione le attuali medie diventeranno le hard, quindi introdurremo un nuovo prodotto a cavallo tra le soft e le medium. L’idea sarebbe quella di creare un divario di un secondo tra le varie mescole, cosa che per ora ci è riuscita tra le soft e le super soft. La speranza è di riuscirci anche con le medie e le hard” Decisioni certamente importanti, atte a risolvere problemi e conquistare l’obbiettivo precedentemente imposto.
Gomma da qualifica – Un altro argomento caro alla Pirelli è quello della sessione di qualifica. Dato l’esiguo numero di treni gomme a disposizione di ogni team per tutto il week-end di gara, molti sacrificano la posizione in griglia in modo da risparmiare un set di pneumatici poi decisivi in gara. Condizione che non trova il favore di nessuno e che potrebbe essere cancellata con l’arrivo delle “Gomme da qualifica. Abbiamo proposto alle squadre la loro reintroduzione. Ora sta a loro farci avere un feedback. Se non le vogliono comunque non se ne farà niente” anticipa sempre Hembery ad Autosport “Forse per il prossimo anno potrebbe essere un passo troppo lungo, ma noi intanto abbiamo dato la nostra disponibilità” Alla fine siamo solo all’inizio del loro lavoro nel circus, ma le basi promettono davvero bene.
Riccardo Cangini