Roma – Netto no dall’opposizione sulle le scelte del governo per rispondere alla crisi e alle richieste della Bce. Il Pd: “Non risponde a problemi“. Udc: “Piena di tasse“. Fli: “È l’opposto di quello che serviva“. Vendola: “Un atto di guerra agli italiani“.
Il no del Pd – Dopo la conferenza stampa di Berlusconi sulla manovra arrivano i primi commenti dall’opposizione. Praticamente un coro di no. A partire dal leader del Pd Pier Luigi Bersani: “La leggerò, certo. Ma così come è uscita, questa manovra non è in grado di rispondere ai problemi. E’ una manovra iniqua e inadeguata“. Bersani però non chiude definitivamente la porta al governo: “Vi indicheremo noi le cose difficili da fare, quelle che non volete fare perché colpirebbero i ‘vostri’ quelli cioè che non pagano le tasse. Senza fare le cose difficili che voi non volete fare questo Paese non si salverà“.
D’Antoni del Pd definisce la manovra “un decreto iniquo, che massacra il Sud Italia, compiendo un atto di formidabile ingiustizia sociale, e condanna alla depressione le aree a maggiore potenziale di crescita, e di conseguenza l’intero paese alla stagnazione“.
Di Pietro: Il governo mostra le carte – L’Idv è più cauta sulla manovra del governo. “Finalmente il Governo ha mostrato le carte. Carte piene sia di ombre sia di luci. Vista la situazione disastrosa in cui versa il sistema economico-finanziario del nostro paese, l’Italia dei Valori ha il dovere di fare la sua parte, affrontando il provvedimento nel merito. Siamo consapevoli che non possiamo comportarci come l’asino di Buridano che, continuando a dire sempre no, alla fine è morto di fame“, ha ricordato Di Pietro.
“Almeno oggi, una cosa buona è stata fatta: il governo è finalmente passato dalle parole ai fatti, presentando la manovra prima dell’affondo del Titanic. Noi dell’IdV faremo fino in fondo il nostro dovere per evitare che la nave cali a picco“.
Terzo Polo: No a questa manovra – Tutto il Terzo Polo si schiera contro la manovra. Per l’Udc “questa manovra si presenta priva di elementi strutturali e infarcita di tasse e balzelli che colpiranno in particolare i ceti medi e le famiglie italiane. Saremo responsabili, come sempre, ma la nostra preoccupazione è altissima“.
Italo Bocchino (Fli): “Il provvedimento del governo per superare la crisi è l’esatto opposto di ciò che serve al Paese e agli italiani. Si potrebbe sintetizzare con lo slogan più tasse e meno servizi. Si dovevano ridurre la tasse e sono state alzate, bisognava migliorare i servizi e sono stati tagliati. Va inoltre sottolineato che il governo non ha accolto neanche una proposta delle opposizioni, dimostrando scarso interesse per le convergenze utili al Paese“, conclude.
Non da meno l’Api di Rutelli: “E’ una manovra molto dura, con un forte rischio di effetti gravemente recessivi in assenza di interventi forti per la crescita che allo stato non sono valutabili“.
Vendola: Manovra punitiva – Il leader di Sel, Nichi Vendola parla di “misure punitive per gli enti locali, devastante riduzione di servizi sociali e di diritti, un colpo alla civiltà del lavoro. E nessuna scelta per la crescita e lo sviluppo. Occorre una reazione durissima“.
Matteo Oliviero