Dell’Utri decaduto: Sono a corto di quattrini

In un’intervista rilasciata ieri a Il Corriere della Sera, il senatore Marcello Dell’Utri svela il mistero del corposo transito di denaro foraggiato da Silvio Berlusconi a suo beneficio. “Che il Cavaliere faccia un prestito sono fatti miei, non debbo dirlo a nessuno”, si è difeso l’ideatore dei Circoli della Libertà, salvo poi cedere all’insistenza dell’intervistatore. “Sto vendendo casa – ha ammesso – Mi hanno ridotto a corto di quattrini“.

Il senatore vende casa – Una villa incantevole con vista Lago di Como che non è più in grado di mantenere. Sarebbe questa la motivazione alla base del generoso prestito (circa 8 milioni di euro) concesso da Silvio Berlusconi all’amico Marcello Dell’Utri. A raccontarlo al Corriere della Sera è stato lo stesso senatore siciliano, che tra difesa della privacy e punture di ironia, ha riferito del suo momento di difficoltà. “Mi hanno ridotto a corto di quattrini – ha detto – Ho dei problemi. Non riesco a mantenere più questa villa (quella sul Lago di Como, ndr). Troppo grande. E’ stato un sogno. Mi rendo conto che nella vita c’è chi sale e chi scende. E io vendo casa“.

Principe decaduto e perseguitato – Da qui l'”aiutino” del generoso Silvio, che avrebbe staccato un assegno da 8 milioni di euro. “Che il Cavaliere faccia un prestito sono fatti miei – ha tagliato corto Dell’Utri – non debbo dirlo a nessuno”. E ritornando sulla sua situazione: “Ero anch’io un principe e non lo sono più – ha scandito con tono nostalgico – Ed è colpa della persecuzione. Ho visto tanti perseguitati morire di infarto o di cancro. Meglio la mia educazione arabo-fatalista. Forse mi salvo – ha concluso il pidiellino – e arrivo all’11 settembre (giorno del suo 70simo compleanno, oltre che del funereo anniversario delle Torre Gemelle, ndr)”.

Maria Saporito