Libia: lo Scud di Gheddafi contro i ribelli. Non li ha presi, secondo una fonte della difesa USA, ma per la prima volta il rais ha lanciato un missile Scud contro i ribelli, che ieri hanno praticamente isolato Tripoli “dal resto del mondo”, come sostenuto da un loro portavoce. Il missile sarebbe stato lanciato da una postazione a meno di 100 km da Sirte e sarebbe però caduto nel deserto senza fare alcun danno. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, che cita il forum Globalsecurity, la Libia avrebbe a disposizione diversi missili di quel tipo, comprati dall’Unione Sovietica negli anni 70, anche se i sistemi di lancio avrebbero comunque diversi problemi, dovuti soprattutto all’assenza di manutenzione.
Il missile Scud. Divenuto “famoso” in Italia per il massiccio utilizzo durante le Guerre del Golfo, contrapposto al Patriot made in USA, lo Scud è originariamente un progetto tedesco della seconda guerra mondiale, evoluto dai tecnici sovietici che lo fecero entrare in servizio nel 1961. E’ uno dei più diffusi missili a corto raggio (circa 300 km) che però non può vantare una grande precisione nel colpire gli obiettivi prefissati. Disponendo anche di queste armi Gheddafi potrebbe decidere di resistere ad oltranza.
Tripoli accerchiata. Una resistenza che secondo i ribelli è destinata a cadere in breve tempo. Molte inoltre le voci su una presunta defezione del neo ministro dell’interno Mabrouk. Razzi e colpi di mortaio da parte dei lealisti sono stati sparati su Al Zawiah, conquistata nelle ultime ore dai ribelli, che hanno innalzato la loro bandiera in pieno centro. La cittadina si trova esattamente tra la Tripoli e la Tunisia, da dove provenivano alcuni rifornimenti per le forze del rais. Tagliati quelli ad Ovest, preso il possesso di Misurata ad Est e con a Sud una battaglia ancora in corso a Garyan dove lo stesso governo libico ha ammesso la presenza di forze ribelli, Gheddafi sarebbe ormai quasi del tutto isolato. L’unico dubbio rimane appunto su Garyan; per gli oppositori la città è praticamente nelle loro mani, mentre il governo ha ammesso la presenza di “bande di ribelli” aggiungendo però di essere “in grado di scacciarle”. Giusto ieri Gheddafi, in un messaggio audio, aveva incitato alla liberazione delle città conquistate dagli anti-governativi, definendoli “ratti”.
Angelo Sanna