Pete Doherty canta per Amy Winehouse

Pete Doherty, Amy Winehouse – Pete Doherty, frontman dei The Libertines, ha deciso di cantare un tributo ad Amy Winehouse, sua amica ed ex fidanzata. Il giovane vuole dedicare alla cantante di “Back to black” i brani in programma per il Reading And Leeds Festival. Pete le voleva seriamente bene: è facile immaginare quanto sia brutto assistere al declino di un essere umano a noi vicino senza avere la forza di fare alcunché per proteggerlo dalla propria tristezza. La vita di Pete Doherty è, per alcuni versi, simile a quella che faceva Amy Winehouse: sottolineare questa somiglianza fra i due ex fidanzati non serve tanto per accusare il giovane Pete, quanto per sottolineare quanta sofferenza, anche solo figlia di una normalissima empatia, possa provare ora quel ragazzo di talento che tanto faceva discutere le riviste quando era fidanzato con Kate Moss.

I demoni di Pete – Una fonte del tabloid Daily Star on Sunday riporta che “Pete era davvero legato ad Amy ed è ancora segnato dalla sua morte. Lui spera di poter contribuire a sbarazzarsi dei propri demoni dedicando i suoi concerti del Festival alla sua memoria”. Cosa provi davvero Pete Doherty Dio solo lo sa: ciò che è certo è che per esorcizzare anche il più piccolo dei propri demoni cantare al cielo immaginando che la propria ex fidanzata ci possa sentire non è affatto sufficiente.

Morire a 27 anni – Giovane, affascinante, capace: Pete Doherty è un altro che non avrebbe bisogno, in apparenza, d’altro che di se stesso per essere felice, eppure è noto come il suo talento e la sua gioventù non gli siano mai bastati. Parlare di quanto sia spiacevole vedere persone che si distruggono con le proprie mani è divenuto, ormai, una sorta di luogo comune, un jolly da giocarsi quando mancano argomenti di cui conversare. È facile puntare il dito su chi muore a ventisette anni lasciando marcire il proprio talento, e ancora più facile è puntarlo su chi nonostante tutto sopravvive e si difende piuttosto bene: se ci sono ancora creature che muoiono di droga e solitudine forse il problema risiede nel fatto che puntare il proprio indice verso sé stessi è, invece, incredibilmente difficile.

Martina Cesaretti