Kate Beckinsale ritorna ad interpretare Selene in Underworld: Awakening

Kate Beckinsale tornerà sugli schermi tra pochi mesi con il ruolo della vampira Selene nel quarto film della saga di Underworld. Underworld: Awakening sarà infatti distribuito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo a partire dal 20 gennaio anche in versione 3D.

Underworld: Awakening è ambientato dodici anni dopo la conclusione degli eventi narrati nel secondo film, Underworld Evolution. Selene si risveglia da un coma e si ritrova in un mondo completamente diverso da quello in cui aveva vissuto. L’esistenza dei Lycans e dei vampiri è ormai un fatto conosciuto dalla popolazione e le due specie sono quasi estinte dopo una caccia durata quasi dieci anni. Selene scopre inoltre di avere una figlia teenager (interpretata da India Eisley) e deve affrontare un’organizzazione chiamata Antigen, che potrebbe cercare di dare vita a dei mutanti, tra cui un “uber-lycan”, una creatura enorme e pericolosa. Non è stato invece rivelato nulla sul destino di Michael, questione sollevata dalla stessa Selene anche nel trailer del primo film.

Il film è diretto dal regista Len Wiseman che ha firmato i primi due capitoli della saga. Kate Beckinsale ha confessato durante l’incontro con la stampa sul set del film ha confessato che non aveva intenzione di riprendere il ruolo di Selene ma ha sempre saputo che ci sarebbero stati tre film di Underworld. Quello che ha convinto l’attrice è stata la sceneggiatura che introduceva un nuovo mondo e la presenza di una figlia che dava spessore alla storia. Kate è inoltre sposata con Len Wiseman, conosciuto proprio sul set del primo Underworld. Per riprendere il ruolo di Selene l’attrice ha dovuto sottoporsi ad un allenamento rigido per interpretare le numerose scene d’azione e battaglie previste dalla sceneggiatura, compresa la sequenza finale con il combattimento tra la protagonista e l'”uber-lycan”.
Underworld: Awakening potrebbe non essere l’ultimo capitolo della saga e l’intero universo creato in modo originale rispetto alla tradizionale mitologia legata ai vampiri e licantropi è uno dei motivi di maggior orgoglio per gli interpreti e i realizzatori.

Beatrice Pagan