Roma – In una nota ufficiale il presidente del Consiglio attacca l’alleato di governo per le parole su una prossima dissoluzione della nazione: “Il paese ha sempre saputo reagire unito“. L’opposizione: “Segnali di dissoluzione della maggioranza“.
Berlusconi richiama l’alleato – Forte richiamo di Berlusconi verso il leader del Carroccio: “Mi spiace, questa volta, di non essere d’accordo con il mio amico Umberto Bossi. Sono profondamente convinto che l’Italia c’è e ci sarà sempre. Celebriamo i 150 anni di unità di un Paese che ha sempre saputo reagire con grande orgoglio alle difficoltà che la storia gli ha posto innanzi“, aggiunge il premier sottolineando che si tratta di “un Paese che è unito, con un Nord e con un Sud che sono partecipi di una comune storia e di un comune destino“.
Bossi infatti, in uno dei suoi comizi aveva rispolverato il mito della Padania: “l’Italia va verso il baratro, prepariamoci alla Padania”.
Una frase che in molti attribuiscono al tentativo di risanare il rapporto con la base leghista furiosa per i tagli e per le tasse contenute nella manovra.
Una situazione che è degenerata a seguito delle tensioni sulle pensioni, non è la prima volta infatti che Bossi lancia insulti all’Italia, ma è invece la prima volta che Berlusconi lo richiama con una nota ufficiale.
Fli: Governo al baratro – “A Berlusconi interessa poco l’unità nazionale“, fa sapere Carmelo Briguglio, vicepresidente vicario dei deputati Fli. “Il suo attacco a Bossi riguarda ben altro e cioè la partita da chi tra i due dovrà pagare i costi elettorali della manovra aggravata dai sondaggi negativi per Pdl e Lega. Segnali in codice della dissoluzione in atto della maggioranza di governo“.
Matteo Oliviero