Champions League: bene Inter, Milan a Barcellona, Napoli in gabbia

Champions League, sorteggi – Si sono conclusi i sorteggi per i gironi della Champions League 2011-12 che ha preso il via, per l’Italia, già due settimane fa con i preliminari che hanno visto l’Udinese piegarsi dinanzi all’esperienza europea dell’Arsenal. Per il secondo anno consecutivo, quindi, l’Italia si presenta con sole tre squadre in Europa, proprio come accadrà l’anno prossimo con la perdita del quarto posto. Inter, Milan e Napoli, che prende il posto della Roma rispetto all’anno scorso, si sono presentate alle urne rispettivamente in prima, seconda e quarta fascia approfittando in maniera esponenziale della loro posizione.

Fortunata Inter – L’Inter viene pescata nel Girone B, con tre squadre sulla carta per niente pericolose: il CSKA di Mosca, già affrontato nell’anno del successo con Mourinho, non dovrebbe rappresentare una grande difficoltà se non per la trasferta in Russia che potrebbe, dal punto di vista climatico, creare qualche problema ambientale. Seguono poi il Lille e il Trabzonsport, squadra che non può di certo rendersi ostica dinanzi alla squadra di Giampiero Gasperini.

Squilibro Milan e Manchester – Meno fortunato è stato il Milan che pesca il Barcellona nel Girone H: l’unica squadra che Massimiliano Allegri temeva è arrivata. Seguono poi il Bate Borisov e il Viktoria Plzen, per un girone del tutto squilibrato e diviso a metà. Proprio come quello del Manchester United che insieme col Benfica pesca il Basilea e l’Otelul Galati. Ostico poi il girone del Real Madrid con Lione, Ajax e Dinamo Zagabria. Non da meno quello del Chelsea con Valencia, Bayer Leverkusen e Genk.

Girone di ferro per il Napoli – Decisamente male è andata al Napoli, che nel Girone A trova il Bayern Monaco, il Villareal e il Manchester City: girone di ferro che ci permetterà di avere non poco divertimento durante la fase eliminatoria. Infine il Porto, testa di serie, pesca lo Shaktar Donetsk, lo Zenit e l’Hapoel Tel-Aviv: l’Arsenal, poi, pesca il Marsiglia, l’Olympiakos e il Borussia Dortmund.

Mario Petillo