F1, repentino cambio – Le voci di un possibile appiedamento di Heidfeld si rincorrevano già da diverse settimane. La Lotus-Renault pensava di aver trovato un pilota esperto, in grado di prendere le redini della squadra orfana di Kubica ed indirizzarla nella giusta direzione tecnica e competitiva. Purtroppo però, dopo un ottimo inizio, la strada è stata persa e la squadra anglo-francese si è ritrovata sempre più indietro nella griglia, lontana anche da una Mercedes tutt’altro che irresistibile. Il clima all’interno del box era molto teso e le parole dello stesso proprietario della struttura Gerard Lopez avevano disegnato un nuova coppia di piloti per le restanti gare, con il russo Petrov al sicuro grazie ai suoi munifici sponsor. Nessuno però poteva immaginare che il cambio avvenisse in tempi così brevi, addirittura già da questa domenica per l’appuntamento in Belgio.
Senna, poi Grosjean – E’ praticamente certo infatti il licenziamento di Nick, con il tester Bruno Senna promosso a guida titolare per il week-end a Spa. La notizia verrà ufficializzata domani tramite un comunicato ufficiale, dando anche maggiore chiarezza riguardo i piani futuri della squadra. L’arrivo del nipote dell’indimenticato Ayrton sembra però una soluzione momentanea in attesa dell’arrivo di Romani Grojean, pupillo della Renault e attualmente impegnato a conquistare il titolo iridato in Gp2. Il campionato della categoria cadetta terminerà a Monza ad inizio settembre, lasciando al francese tutto il tempo per tornare a correre nel massimo campionato dopo la (pessima) esperienza del 2009. Bruno quindi correrà solo questo Gp e al massimo quello d’Italia, per poi lasciare spazio al collega più giovane.
Colloqui tesi – Resta da capire il perché questo precipitoso divorzio con Heidfeld. Il tedesco era convinto di poter disputare ancora qualche gara, forte di un contratto e di una posizione in classifica tutto sommato non pessima. Il suo nome è davanti al compagno Petrov e di solito i due viaggiano sugli stessi livelli sia in qualifica che gara. Eppure il rapporto si è completamente guastato, con Nick pronto ad azioni legali pur di proteggere il suo sedile. Fortunatamente la calma è tornata dopo 48 ore di intensi colloqui con tanto di accordo finale, valevole però solo per questa gara iridata. Vedremo quindi quale saranno i piani futuri della Lotus-Renault, e se tutti questi scambi e cambiamenti alla fine pagheranno davvero.
Riccardo Cangini