MotoGp, situazione unica – Anche in terra americana, Simoncelli e Dovizioso continuano a vivere e condividere una situazione particolare ed unica. Da una parte vi è la felicità nell’essere riusciti a conquistare importanti piazzamenti e punti nelle scorse gare, confermando le loro eccellenti doti alla guida, dall’altro però vi è apprensione riguardo al futuro, ancora incerto nonostante a Brno vi sia stato un primo contatto con chi di dovere. Il capelluto Marco è ancora radioso dopo il primo podio in MotoGP, risultato che “…mi ha liberato di una sorta di incubo. E’ stata una grande soddisfazione dopo averlo inseguito fin dalla prima gara dell’anno e non averlo mai realizzato per vari motivi. Ci voleva e sono contento per me, per il Team e per tutte le persone che hanno creduto in me. Forse ora sarà tutto più facile in questa seconda parte della stagione”
Trattative in corso – Se poi si riuscisse ad avere un contratto firmato con la casa dell’ala allora sì che tutto andrebbe per il meglio: “Che rimanga nel team Gresini è scontato, anche se non c’è ancora niente di ufficiale. Se rimango è perché punto a determinati risultati e se la Honda vuole tenermi deve credere in me, mi aspetto un trattamento adeguato a quello che ho fatto vedere in questa stagione, cadute a parte”. Il Sic quindi non vuole cambiare nulla, così come Dovizioso, rassegnato a perdere il posto nella Repsol HRC ma deciso a preservare il suo status ufficiale. D’altronde: “Questa è una situazione frustrante: sto migliorando passo dopo passo, sto ottenendo i miei migliori risultati e a fine anno mi trovo in queste condizioni” L’opzione prima è quella di essere traghettati verso la struttura di Lucio Cecchinello, ma se non verranno rispettati certe condizione allora Andrea potrebbe anche cambiare marchio.
Mille pensieri – Infatti la rivale Yamaha è molto interessata al suo talento e la M1 sembra adattarsi perfettamente al suo stile di guida: “Da fuori sembra così” Conferma lui “Ma finché non la provi non lo puoi sapere per certo. Però questo aspetto mi fa guardare a Yamaha, anche con un contratto non da ufficiale, con un certo interesse” Prima però bisogna affrontare l’impegno a Indianapolis: “E’un circuito tipicamente americano. La pista non è particolarmente interessante, ma qui le gare hanno sempre un fascino particolare. Arriviamo determinati per lottare per un altro buon risultato” I due italiani perciò saranno costretti a scendere in pista con mille pensieri e dubbi, situazione tutt’altro che facile visto l’altissima concentrazione che il motomondiale richiede. Urge sempre di più una soluzione per il bene di tutti.
Riccardo Cangini