Trieste: il cadavere carbonizzato è del 21enne Giovanni Novacco, killer denunciato dalla madre

Ucciso e bruciato a 21 anni. E’ del 21enne Giovanni Novacco (nella foto a sinistra) il cadavere trovato dagli agenti della volante della questura triestina in in uno stabile abbandonato nel rione di Gretta. A permettere il riconoscimento del corpo, carbonizzato e con mani e piedi legati, è stata la madre dell’omicida, il 23enne Giuseppe Console, il quale ha confessato il delitto alla mamma e dopo avere preso dei soldi è fuggito. Il movente dell’assassinio sarebbe passionale.
Il ritrovamento. Il cadavere del 21enne è stato scoperto verso le 6, in uno stabile abbandonato nel rione di Gretta. Il corpo carbonizzato si trovava in una stanza al terzo piano della palazzina dell’Ater di via Gemona numero 5, una di quelle che negli Anni Cinquanta erano state occupate dagli sfollati dall’Istria e dalla Dalmazia e che oggi sono invece occupate abusivamente da senzatetto e mendicanti, disseminate di materassi e masserizie varie. Particolari che avevano fatto pensare, in un primo tempo, alla brutale uccisione di un senzatetto. Nella stanza c’era molto sangue e tracce della benzina usata per bruciare il cadavere.

Movente passionale. Il presunto omicida, un ‘bullo’ di quartiere con piccoli precedenti penali, è irreperibile, ma un triestino di 27 anni, suo complice, è stato fermato. Il movente dell’omicidio sarebbe passionale: Novacco aveva da qualche mese una relazione con l’ex moglie 21enne dell’assassino, che la giovane aveva denunciato più volte per stalking dall’avvio delle pratiche di separazione. In passato c’erano state minacce e aggressioni verbali. Secondo le prime indiscrezioni, Console, dopo aver commesso il delitto, avrebbe raccontato l’accaduto alla madre chiedendole del denaro per poter fuggire. Non appena scappato, la donna ha avvertito la Polizia. Per l’omicida è scattata la caccia all’uomo anche nella vicina Slovenia.

R. E.