Un viaggio attraverso la poesia latinoamericana e spagnola con la straordinaria interpretazione di canzoni e zarzuelas: tutto questo è “Amor Y Odio”, lo spettacolo in programma domani a Palmi e lunedì a Catanzaro per il Magna Graecia Teatro Festival 2011, la rassegna teatrale itinerante, con la direzione artistica di Giorgio Albertazzi, che coinvolge tredici siti archeologici calabresi con interessanti appuntamenti culturali.
Dialogo tra culture – Un percorso fra amore e odio, poesia classica e contemporanea, portato in scena dalla splendida voce di Francesca Calero, giovane soprano spagnolo fra le più apprezzate sia nel repertorio classico che in quello delle zarzuelas e dall’esperta pianista Cristina Presmanes, insieme alla danzatrice Elena Santise. Nella nuova produzione curata dalla compagnia Teatro Del Carro Pino Michienzi per l’edizione 2011 della manifestazione calabrese, la performance nasce da un primo progetto, rivolto alle poetesse dell’antica Grecia, confrontato con il problema quanto mai attuale dell’omofobia. Un racconto in versi cantati, gridati, sofferti, che unisce tre coste, quella italiana, greca e spagnola, accumunate da una storia atavica di civiltà e pregiudizio. Con soluzione di continuità, la performance prevede una prima parte con l’alternanza del repertorio classico e un itinerario che prende le mosse dai frammenti della poetessa Nosside che cantano il mare fino ad arrivare alla Favola di Polifemo e Galatea di Luis De Gongora, alle canzoni di Neruda e al madrigale appassionato di Garcia Lorca. Nella seconda parte, canzoni d’amore, frammenti di teatro e monologhi tratti da opere di autori spagnoli e latinoamericani come Garcia Marquez, Salvador Allende e, ancora, Garcia Lorca. Apriranno e chiuderanno lo spettacolo due momenti dello stesso Pino Michienzi, alla cui figura è dedicato l’intero spettacolo.
Musiche mediterranee – Intanto stasera al Castello Aragonese di Reggio Calabria, sempre per il Magna Graecia Teatro Festival, Peppe Barra sarà protagonista dello spettacolo “Ritmalla”, un progetto che parte dal Sud Italia volgendo lo sguardo a quelle terre e a quelle culture del bacino del mediterraneo che traggono linfa vitale dallo stesso mare. Ad animare l’iniziativa, artisti che si sono contraddistinti per il loro impegno nello studio della tradizione e nell’impegno di strumenti tipici dei paesi di provenienza, tracciando percorsi innovativi all’insegna del linguaggio musicale contemporaneo.
Valentina De Simone