Dal 10 settembre in Italia ritorneranno le opere di Henri de Toulouse-Lautrec, artista di cui mancava un’esposizione in Italia da molti anni.
Fino all’11 settembre la Fondazione Magnani Rocca, nella sua sede di Mamiano di Traversetolo (Parma), ospiterà infatti Toulouse-Lautrec e la Parigi della Belle Epoque.
Parte della produzione dell’aristocratico Toulouse-Lautrec (Albi 1864 – Malromé 1901), si è sviluppata sulla scia del “japonisme”, ovvero l’ispirazione all’arte giapponese, portando tecniche e inquadrature di quel mondo nel contesto occidentale dei locali notturni e delle case chiuse che frequenta. È nell’ambito delle sue celeberrime affiches che la rielaborazione dei temi e del linearismo grafico giapponese si esprime più evidentemente e l’esposizione presenterà alcuni degli esempi più significativi delle sue affiches, capolavori d’arte e testimonianza storica di un’epoca. I suoi personaggi diventano protagonisti malinconici e realistici di un’epoca piena di contraddizioni. Il percorso espositivo presenta senza filtri i soggetti rappresentati e le loro gestualità, offre un esempio rilevante del suo uso dei colori piatti stesi in modo ampio, delle silhouettes marcate e dei punti di vista originali, pur sottolineandone anche le emozioni.
Oltre alle opere di Lautrec i visitatori potranno ammirare e confrontare gli stili di Monet, Renoir o Cézanne, senza dimenticare le stampe del settecento e dell’ottocento, l’arte giapponese e le opere dei concorrenti Chéret, Mucha, Steinlen, o Bonnard. La mostra sottolinea infine l’influenza che Picasso riceve dall’artista durante i primi soggiorni nella città di Parigi.
In Italia sono poche le opere dell’artiste presenti nei nostri musei e la mostra, occasione unica per ammirare le opere, è stata curata da Stefano Roffi e sarà accompagnata da un catalogo (Edizioni Gabriele Mazzotta) che propone saggi di Arturo Carlo Quintavalle, Ada Masoero, Mauro Carrera e del curatore. L’esposizione è nata grazie alla collaborazione della Fondazione col Museum of Fine Arts di Boston, col Musée d’Ixelles-Bruxelles, con la Fondazione E. G. Bührle di Zurigo, col MIBAC – Soprintendenza BSAE per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, con la Galleria d’Arte Moderna di Milano e con altri musei e collezioni italiani ed esteri.
Fondazione Cariparma e Cariparma Crédit Agricole sono i mecenati dell’iniziativa.
Beatrice Pagan