In questo scampolo di estate infuocata dalle polemiche sulla manovra economica, a guadagnarsi la palma di mediatore è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Il titolare del Viminale sta portando avanti trasversali trattative partitiche nel tentativo di trovare la sintesi tra le diverse posizioni. Senza venir meno ai diktat del Capo (Umberto Bossi), ma ricorrendo a uno stile ben più soft di quello del Senatur o del collega Calderoli, Maroni è dunque impegnato a dialogare, a tendere la mano. Strategie che gli stanno procurando ampi consensi, anche tra i democratici.
L’Italia della best practice – Intervenuto ieri al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha conquistato un po’ tutti. Il suo intervento sull’immigrazione, con specifico riferimento alla questione libica, ha ottenuto gli applausi convinti della platea e la sostanziale “benedizione” del sindaco Pd di Bari, Michele Emiliano. “Noi abbiamo sviluppato in Italia – ha esordito Maroni – un sistema di accoglienza, di integrazione e di valutazione che è una best practice in Europa, sapendo ben distinguere tra chi ha diritto a stare e chi non ha diritto. Il massimo dell’accoglienza accanto al massimo del rigore, nel rispetto e nell’applicazione delle regole“.
L’affondo sull’Ue – Caustico, invece, il suo giudizio sull’Unione europea: “L’Europa – ha detto il ministro – deve darsi una mossa non solo attraverso la Nato e le bombe. Temo che l’interesse di alcuni Paesi europei, non certo dell’Italia, in Libia sia solo per l’approvvigionamento delle materie prime, per il petrolio e per il gas. Spero – ha aggiunto Maroni – di sbagliarmi”.
Emiliano tifa Bobo – E insistendo sulle intese strette con alcuni Paesi nordafricani, l’esponente del Carroccio ha scherzato: “Ho capito che c’è qualcuno che vuole mandarmi in Africa – ha detto – ma non gli darò questa soddisfazione”. Una battuta che ha provocato la reazione del sindaco di Bari, il democratico Michele Emiliano (anche lui intervenuto al meeting riminese): “Io avrei altri progetti per te – ha detto a Maroni – ma ti farei un danno se ne parlassi”. Un altro fan insospettabile di Bobo, pronto a benedire la sua “ascesa” a palazzo Chigi.
Maria Saporito