“Gli anni folli” di Parigi approdano a Palazzo Diamanti, dall’11 settembre all’8 gennaio prossimi, grazie alla mostra organizzata da Ferrara Arte e curata da Simonetta Fraquelli, Susanna Davidson e Maria Luisa Pacelli che, per l’occasione, hanno riunito dipinti, sculture, costumi teatrali, fotografie, ready made, disegni, dai più importanti musei e collezioni private del mondo.
Monet, Matisse, Mondrian, Picasso, Braque, Modigliani, Chagall, Duchamp, De Chirico, Mirò, Magritte e Dalì, i protagonisti di una capitale in pieno fermento culturale, con i suoi teatri, caffè e gallerie frequentati da musicisti, scrittori, coreografi, cineasti, artisti in cerca di fortuna e celebrità provenienti da ogni parte del mondo.
Uno spirito vivace e cosmopolita ben incarnato dai ritratti e dai nudi della cosiddetta “Scuola di Parigi”, una variegata costellazione di giovani artisti accumunati, ognuno, da uno stile figurativo personale, coerente con il sogno di libertà che li aveva condotti a Parigi. Capolavori come “Chitarra, bicchiere e fruttiera” di Picasso e “Il tavolino rotondo” di Braque testimoniano lo stile elegante e misurato sperimentato in questa fase dai padri del cubismo. “Nudo con gatto” di Derain, “Due figure mitologiche” di De Chirico, “Pulcinella malinconico” di Severini sono espressione di quel moderno classicismo che si impone negli anni Venti del Novecento, attualizzando temi tradizionali o tratti dalla commedia dell’arte.
A loro volta Matisse e Bonnard recuperano una vena naturalistica nelle sensuali figure create al sud e in Normandia ma esposte a Parigi, come “Nudo disteso” e “Nudo su sfondo giallo”. Dal 1919, le ansie e i timori del periodo postbellico si traducono nelle rivoluzionarie tele neoplastiche di Piet Mondrian, ispirate a un principio di ordine universale.
Teatro fucina creativa – Anche il teatro, nelle sue diverse forme d’espressione, ha rappresentato un’importante fucina creativa per gli artisti, che hanno ideato costumi e scenografie per compagnie sperimentali come i Balletti Russi e i Balletti Svedesi, portando in scena tutto il loro genio espressivo. Uno spettacolare allestimento di costumi, bozzetti e riproduzioni di apparati scenici di Matisse, Larionov, Le’ger e De Chirico, esposti alla mostra, restituisce la suggestione di quelle “opere d’arte totali” nate dall’incontro tra musica, coreografia e arti visive. L’esuberanza e la radicalità delle avanguardie, con il dadaismo e il surrealismo in prima linea, prendono di mira le convenzioni morali e culturali della società borghese, come i ready made di Duchamp, Air de Paris o Fresh Widow, e di Man Ray, Cadeau, così come le macchine di Picabia quale L’Oil-came’ra. La nascita del surrealismo, in seguito, riaccende un progetto utopistico di portata universale, quello di restituire al mondo un significato nuovo, che possa aprire la strada alla liberazione spirituale e materiale dell’umanità.
“Gli anni folli. La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì 1918 – 1933”
11 settembre 2011 – 8 gennaio 2012
Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Valentina De Simone