Milano, Chinatown: internet point trasformato in ‘albergo’

Un cinese di trentadue anni di nome Zheng Ming Fu è stato denunciato dagli agenti della Polizia, a Milano, perché accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di fornire alloggio, dietro un corrispettivo economico, a numerosi connazionali sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.
E’ stata proprio questa la scoperta fatta dalle forze dell’ordine all’interno di un internet point situato al civico numero 3 di via Aleardo Aleardi.
L’operazione, che ha avuto luogo nei giorni scorsi, ha svelato il doppio business di Zheng che, oltre a dare la possibilità di collegarsi alla rete Internet, forniva un alloggio di fortuna: pagando una cifra intorno ai dieci euro, si sarebbe potuta passare la notte sulle poltrone delle postazioni computer.

Perquisizioni – A confermare i sospetti nati successivamente a un controllo diurno, è stata una perquisizione del locale nel pieno della notte in cui sono stati trovati più di una decina di cittadini cinesi accovacciati sulle comode sedie. Tutti dormivano e a mostrarlo sono le numerose foto scattate dagli agenti della Polizia.
Per l’esercente è scattata dunque una denuncia, mentre l’internet point è stato posto sotto sequestro. Per quanto riguarda, invece, i ‘dormienti’, sono stati portati in Questura per le procedure del caso.
A finire al centro dell’attenzione delle autorità sarebbe stato, infine, anche un altro cittadino cinese che era solito reinventarsi ‘albergatore’.

S. O.