Coldiretti, tassa su bibite gassate. Tassare le bibite gassate per ridurre il dilagante fenomeno dell’obesità e disincentivare l’acquisto di queste bevande attraverso un sovrapprezzo, usando gli introiti per aumentare il consumo di frutta e verdura. La proposta arriva dalla Coldiretti che ha rilevato come ogni giorno il 48% dei bambini italiani consumi bevande gassate o zuccherate e il 23 % non mangi quotidianamente frutta e verdura. Nel commentare l’iniziativa proposta in Francia, la Coldiretti auspica l’applicarsi di questa “tassa” anche in Italia, dove il 34% dei piccoli cittadini di 8 e 9 anni è lontano dal peso forma.
Coca cola nel mirino. Nel mirino Coca Cola, aranciata, acqua tonica, succhi di frutta e ogni tipo di drink che contenga zucchero. Salve solo le versioni light, i cui prezzi (in Francia) resteranno gli stessi. Sarà, come sostiene la Coca Cola, che le bevande gassate incidono sull’apporto calorico giornaliero appena per il 3,5%, e che in molti si stanno domandando sull’efficacia del provvedimento. Va detto, però, che la scelta di Parigi, – che porterà all’erario circa 120 milioni di euro all’anno – è l’ultima di una lunga serie di iniziative che molti governi occidentali stanno intraprendendo per contrastare la dilagante obesità. Una lotta che si concentra sempre più spesso contro i drink gassati, rei di gonfiare le pance dei cittadini con centinaia di calorie (circa 122 per ogni lattina da 33 cl) “vuote”, cioè senza nutrienti.
Obesità e rischi per la salute. “L’effetto – ha dichiarato la Coldiretti – è l’aumento di peso, che è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro”. Con una opportuna sensibilizzazione, spiega Coldiretti – che tra l’altro è già impegnata in campagne che esortano i giovani a consumare più frutta e verdura – si potranno raggiungere risultati importanti nel campo della salute che andranno anche a vantaggio del consumo di frutta e ortaggi.
Adriana Ruggeri