Il fumo fa più male alle donne: 1 sigaretta ne vale 5

Sigarette più nocive per le donne. Cinque sigarette a uno: questo il rapporto fra i danni prodotti dal fumo sul cuore delle donne e su quello degli uomini. L’organismo femminile si dimostra troppo vulnerabile agli attacchi del tabacco rispetto a quello maschile. E’ l’esito di una ricerca presentata al congresso della Società Europea di Cardiologia in corso a Parigi, dove si è osservato che nonostante questo rischio nella popolazione femminile il tabagismo è in costante aumento. Sulle donne quindi una sigaretta fa male al cuore come cinque per gli uomini, indipendentemente da altre variabili come età, pressione arteriosa, obesità e la classe sociale.

Lo studio su oltre 3mila persone. La ricerca, condotta dalla professoressa Elena Tremoli del Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università di Milano, ha preso in esame 1694 uomini e 1893 donne di cinque paesi (Finlandia, Svezia, Paesi Bassi, Francia e Italia) in cui è stato misurato lo spessore della parete della carotide, una delle arterie che portano il sangue al cervello, parametro indicativo del livello di arteriosclerosi del sistema vascolare. I risultati hanno dimostrato che il fattore di rischio di malattie cardiovascolari nel gentil sesso per l’uso di ogni sigaretta si moltiplica, appunto, per cinque rispetto agli uomini. Il calcolo è stato fatto sulla base del numero delle sigarette consumate e della progressione della malattie cardiovascolari, indipendentemente da altri fattori di rischio come il colesterolo e la pressione. “Sappiamo che le donne sono naturalmente protette contro le malattie cardiovascolari, in particolare primo della menopausa. E questo porta ad avere meno attenzione nei confronti dei fattori di rischio per la salute femminile” così ha spiegato la ricercatrice.

Patologie cardiovascolari in aumento. Le patologie cardiovascolari provocano ogni anno più di quattro milioni di morti in Europa, di cui 242mila solo in Italia.  Tra i cinquantacinque e i sessant’anni interessano di più gli uomini, dopodiché per un periodo i due sessi si equivalgono e infine, intorno ai settantacinque anni le proporzioni si invertono. Le donne sono circa il 20% di oltre un miliardo di fumatori nel mondo. In Italia le fumatrici sono 5,2 milioni (19,7%), gli uomini 5,9 milioni (23,9%). “E’ una scoperta particolarmente importante – commenta la professoressa Tremoli – , in relazione all’ormai accertato fallimento sul sesso femminile delle campagne informative fatte negli ultimi anni per diminuire il numero dei fumatori”.

Adriana Ruggeri