Ribelli alla conquista di Sirte. Mustafa Abdel Jalil, leader del Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt), ha lanciato stamane un ultimatum ai lealisti fedeli a Gheddafi che occupano ancora Sirte, città settentrionale della Libia. “Arrendetevi pacificamente entro sabato e non ci sarà spargimento di sangue” è, in sintesi, il messaggio lanciato dai ribelli. Sabato prossimo sarà un giorno di festa: vi cade infatti la fine del Ramadan, mese di digiuno rispettato da tutti i musulmani. Gli insorti sperano di risolvere in modo pacifico, tuttavia, qualora non dovesse esserci alcuna risposta delle forze lealiste, sarà impossibile scongiurare un intervento militare.
Ancora due città da liberare. Presto i ribelli del Cnt conquisteranno l’intero territorio libico. Mancano infatti appena due località all’appello, le quali sono ancora in mano all’esercito di lealisti che fa capo a Muammar Gheddafi. A Sirte si attende infatti un’offensiva nei prossimi giorni. “Il lancio della battaglia finale è imminente – ha dichiarato il leader del Cnt Jalil in una conferenza stampa tenutasi a Bengasi – Siamo sorpresi che gli abitanti di Sirte rifiutino ancora le nostre proposte pacifiche per evitare spargimenti di sangue su entrambi i fronti”. È invece Bani Walid l’ultima roccaforte da liberare. Località fortemente filogovernativa, secondo alcune fonti non confermate sarebbe qui il covo nel quale si nasconde l’ex leader libico.
Fine della missione Nato. Dopo la liberazione dalla dittatura di Gheddafi, Jalil ha affermato che la Nato dovrà obbligatoriamente lasciare il Paese. “Non abbiamo bisogno di alcuna forza per mantenere la sicurezza, sia essa internazionale o musulmana” ha dichiarato il capo del Cnt. Dal canto suo, la Nato non però sembra propensa ad abbandonare immediatamente la Libia. “La fine della missione non si basa sulla cattura di Gheddafi ma sulla valutazione che il popolo libico è al sicuro” ha affermato il colonnello Rolabd Lavoie, portavoce militare Nato per l’operazione Unified Protector, premendo sul fatto che il Cnt non possiede ancora le risorse necessarie per garantire efficace sicurezza allo spazio navale ed aereo del Paese.
Emanuele Ballacci