Stasera su Iris il film Affliction un dramma ruvido in stato di grazia

Affliction stasera in tv: era il secolo scorso e tutta l’America vide Sofia Loren, durante la cerimonia degli Oscar, gridare “Robbbberto” sventolando come fosse una cernia fresca la busta contenente il nome del vincitore dell’ambita statuetta. Ma Benigni non venne premiato solo per il miglior film bensì anche come miglior attore e il volto di Nick Nolte, che concorreva anch’esso bramando il dorato trofeo, parlava chiaro quando la flemmatica Helen Hunt non pronunciò il suo nome bensì quello dell’italico genio.
Nolte era candidato per la straordinaria interpretazione profusa in Affliction; era convinto di aver fatto un bel lavoro e molti critici erano con lui, protagonista e coproduttore della pellicola protestò ardentemente per l’assegnazione di quell’Oscar negato che sentiva proprio. L’unica certezza è che il film in questione, che Iris propone stasera, 30 agosto, vale la pena di essere visto.

La New Hollywood: il regista dell’opera in questione è uno degli esponenti forse meno altisonanti ma sicuramente fra i più validi di quel coraggioso movimento che, intorno alla fine degli anni Sessanta rivoluzionò la patinatissima Holliwood, creando la New Hollywood: Paul Schrader. Stava anch’egli fra le fila di questi coraggiosi spartani giovani registi che sarebbero diventati leggende, trascinando nell’Olimpo cinematografico i loro Taxy driver, Easy Rider e affini. Si narrava la solitudine, il disagio, l’inquietudine giovanile, il fallimento di quel gigante dai piedi d’argilla chiamato sogno americano.

La tramaPaul Schrader dopo i fasti rivoluzionari continua a percorrere vie irte e con Affliction (1997), interpretato da Nick Nolte e James Coburn, conferma il proprio talento. Tratto dal romanzo omonimo di Russel Banks, la storia, ambientata nel rigido inverno del New Hampshire, vede uno sceriffo di paese, convincersi che la morte di un noto sindacalista, da subito archiviata come un incidente di caccia, celi in realtà un complotto in cui sono coinvolti il suo datore di lavoro e un caro amico. Riaffioreranno ricordi di un passato molto pesante con il quale fare i conti, segnato da violenze paterne che il protagonista sarà dolorosamente costretto a ripercorre al fine di chiudere il cerchio.

Valeria Panzeri