Usa, arrestato lo zio del presidente americano Barack Obama

L’uomo denuto per guida in stato d’ebrezza, è un clandestino- La sua scomparsa era una nota buia nella genalogia del presidente americano Barack Obama, dove a proposito di lui si legge “25 anni fa si recò in America e da allora non si è più saputo nulla di lui”. Ma Onyango Obama, zio paterno del presidente USA, è  ricomparso dal nulla il 24 agosto davanti al Chicken Bone Saloon di Framingham, in Massachusetts, quando, in stato di ebbrezza, è andato a sbattare contro un’auto della polizia. Una volta portato in centrale per gli accertamenti, l’uomo ha rivelato di essere lo zio del presidente, di cui si erano perse le tracce da quando lasciò per l’ultima volta il Kenia, suo paese natale. I poliziotti hanno inoltre appurato che sull’uomo pendeva un mandato di cattura per essersi sottratto in passato anche ad un provvedimento di espulsione in virtù della sua condizione di clandestino. .
“Bene, credo che a questo punto chiamerò la Casa Bianca” sembra siano state le parole di “zio Obama” ai poliziotti, secondo la ricostruzione dei fatti riportata dal canale tv Fox 25. Non si sa quale sia stata la reazione dei poliziotti che, come di consueto, hanno però trasmesso il dossier al procuratore distrettuale che, proprio ieri mattina, ha formalizzato le imputazioni allo zio del presidente.  Questi, una volta in aula, si è dichiarato innocente della accuse formulte, negando di essere andato volontariamente contro l’auto perchè “non avevo sentito la frenata dei pneumatici”. Onyango Obama ha anche negato di essere a conoscenza dell’ordine di espulsione verso il Kenya emanato  dall’immigrazione.
Sebbene la Casa Bianca non abbia fatto commenti, sembra non ci siano dubbi sulla parentela. Onyango Obama è infatti figlio di Sara, terza moglie di Hussein Onyango Obama, nonno di Barack. Il padre di Barack era il figlio della seconda moglie di Hussein, Akumu, ma poi fu allevato proprio da Sara, che lo stesso presidente USA considera  una nonna e chiama affettuosamente “Granny”.
(fonte foto www.elnuevodia.com)
Annastella Palasciano