Calciomercato Juventus: dai top player alla seconda rivoluzione

Calciomercato Juventus – Doveva essere l’estate dei top player, sarà ricordata come quella della seconda rivoluzione. “Siamo andati incontro alle esigenze di Antonio Conte“, dirà a fine mercato Beppe Marotta (video in basso). Più che una spiegazione, sembra una giustificazione. Perché se è vero che l’ex capitano bianconero ha un tipo di gioco molto diverso rispetto a quello di Del Neri, è innegabile che sempre di 4-4-2 si tratta. Il fatto che venga venduto come 4-2-4 non deve ingannare: la sostanza dei fatti è che Conte, rispetto al suo predecessore, chiede alle due ali di agire qualche metro più avanti. Tutto qui. Uno dei due interpreti, poi, era già nella rosa, se è vero che Krasic è destinato ad essere ancora il padrone della corsia di destra. Insomma, la necessità di stravolgere (per la seconda volta) la rosa non sembrava esserci, almeno a livello tattico. Sicuramente la squadra andava migliorata, visto il recente settimo posto, ma la sensazione è che si sia fatta molta confusione.

La difesa, il vero problema – Il primo problema che Conte dovrà affrontare sarà quello legato al numero dei giocatori: in una stagione senza coppe europee, il tecnico dovrà gestire ben 28 giocatori. Un’enormità. Di questi, ben 9 sono nuovi acquisti, e di certo avranno bisogno di un minimo di ambientamento per capire cosa vuol dire indossare la maglia bianconera (qualcuno – Vidal, Elia, Estigarribia – dovrà anche fare i conti con un calcio, quello italiano, visto solo in tv). L’aspetto più sorprendente, però, è un altro. L’anno appena concluso aveva messo in evidenza che i problemi maggiori erano in difesa. Per intenderci: la stagione scorsa il Milan campione d’Italia ha subìto 24 gol, la Juve di Del Neri ben 47, cioè praticamente il doppio. Per quanto riguarda le realizzazioni, invece, la differenza è stata minima, 65 a 57. Se c’era necessità di rintracciare un top player, bisognava trovarlo nel reparto arretrato. L’inizio era stato promettente: Lichtsteiner è stato forse pagato un po’ troppo (10 milioni), ma è certamente un terzino destro affidabile. Dalla parte opposta è stato preso Ziegler, e qui son venute fuori le prime anomalie: lo svizzero (buona riserva, nulla più) fa ancora parte della rosa solo perché ha rifiutato il trasferimento al Trazbonspor.

Pirlo, grande colpo –  E in mezzo? Dopo un finale di stagione fatto di alti e bassi, in corso Galileo Ferraris si augurano che Chiellini torni sui suoi (alti) standard. In ogni caso il difensore azzurro non basta. L’esigenza di trovare un centrale di grande livello da affiancargli era primaria. I 15,5 milioni spesi per Bonucci si sono rivelati un flop, al punto che in questo precampionato gli è stato spesso preferito Barzagli, pagato 15,2 milioni in meno. La buona notizia, per i tifosi della Juve, è che dopo tanti anni la squadra bianconera ha nel motore un giocatore dai piedi buoni. Il vero colpo di Marotta è stato senza dubbio Pirlo: qualità a livelli industriali senza pagare un euro. Al suo fianco agirà presumibilmente Vidal: il cileno ha le caratteristiche giuste per sobbarcarsi l’intero peso del centrocampo? Il dubbio è lecito, tanto più che ha preso il posto di Felipe Melo, che dal punto di vista dell’interdizione era un giocatore di primo livello (ma in questo caso i motivi della cessione, più che tecnici, sono stati di natura caratteriale).

Quanti esterni – Sulle corsie laterali Conte può disporre di una grande quantità di variabili: Krasic, Pepe, Elia, Estigarribia e Giaccherini. Gli ultimi tre sono nuovi acquisti: non sarebbe stato meglio spendere tutti i denari per un solo giocatore e magari tenere Pasquato come alternativa?Anche qui si è preferito puntare sulla quantità (fin troppa, 5 uomini per due maglie) piuttosto che sulla qualità, un po’ come si fece 12 mesi fa (quando uno degli acquisti più costosi era stato proprio un esterno, Martinez, costato 12 milioni e prestato al Cesena nei giorni scorsi). L’attacco, infine. Doveva arrivare l’uomo in più, quello in grado di far fare il salto di qualità. Il vero top player. In prima battuta Marotta ha provato a prendere Aguero: “45 milioni o non se ne fa niente”, la risposta dell’Atletico Madrid, che ha gelato la dirigenza di corso Galileo Ferraris. Il dg si è buttato su Giuseppe Rossi, che costava un terzo in meno dell’argentino. Qualche tentennamento di troppo ed anche Pepito – 32 gol nella stagione appena conclusa – è sfumato.

Vucinic il top? – Alla fine Marotta ha ripiegato su Vucinic, strappandolo alla Roma per 15 milioni. Dal punto di vista economico sicuramente una buona operazione: lo sarà anche da quello tecnico? Difficile, se è vero che il montenegrino è sì un giocatore dal grande bagaglio tecnico, ma troppo spesso va a corrente alternata. Insomma, non cambia il volto di una squadra, così come non lo fanno i vari Matri, Quagliarella e Toni (Iaquinta e soprattutto Amauri difficilmente riusciranno a ritagliarsi spazio). E allora? A poche ore dalla fine del mercato la sensazione è che Conte dovrà fare un grande lavoro per riuscire a cavare dai giocatori che ha a disposizione una squadra in grado di competere per un piazzamento in Champions League. La fortuna del tecnico sarà quella di avere più tempo dei colleghi durante la settimana, vista l’assenza di impegni europei. Se le cose non dovessero andare bene, poi, potrà sempre affidarsi ad un suo vecchio compagno di tante battaglie: Alessandro Del Piero, 37 anni il prossimo novembre. Il vero top player potrebbe essere lui.

Pier Francesco Caracciolo