E’ stato catturato, dopo quasi sei anni di latitanza, il boss della mafia siciliana Antonio Lauricella.
L’arresto è avvenuto tra le bancarelle del mercato Ballarò di Palermo, non molto distante dai luoghi in cui il latitante aveva vissuto in questi anni da ‘fantasma’. Individuato dalle forze dell’ordine in borghese, l’uomo è stato circondato e immobilizzato. Lauricella, che non ha opposto resistenza all’arresto, si è anche complimentato con gli agenti: “Complimenti ragazzi a voi e alla questura“, avrebbe detto il boss.
Lauricella, secondo gli inquirenti, sarebbe stato a capo della gestione delle estorsioni “nella zona di Palermo centro e del Borgo Vecchio” e inoltre sarebbe stato “il punto di riferimento” del mandamento della kalsa, attivo nel centro storico del capoluogo siciliano.
Il mafioso nel corso della latitanza avrebbe riparato in due covi ottenuti all’interno di altrettanti appartamenti all’apparenza disabitati. Secondo gli investigatori, tra l’altro, il boss non si sarebbe mai allontanato dai luoghi a lui cari, come il quartiere di Brancaccio.
Soddisfatte le autorità – Tra i primi a congratularsi con le forze dell’ordine è stato il ministro degli Interni Roberto Maroni che ha dichiarato: “Grazie all’eccellente lavoro investigativo della Squadra Mobile di Palermo, è stato assicurato alla giustizia un boss mafioso molto pericoloso e in forte ascesa”.
Soddisfazione anche da parte del procuratore aggiunto di Palermo Ignazio De Francisci: “Mi complimento con i ragazzi della Squadra mobile di Palermo – ha detto il procuratore aggiunto – per l’arresto di Antonino Lauricella. E’ il risultato di un lavoro di equipe iniziato dalla Direzione distrettuale antimafia e concluso dalla Squadra mobile. Siamo molto contenti. Avendo eliminato la prima e la seconda linea dei boss mafiosi è rimasta la terza linea e Lauricella ne faceva parte“.
Infine, un commento è giunto anche da parte di Maurizio De Lucia, magistrato che in passato si è occupato delle attività illecite di Lauricella, che all’Adnkronos ha detto: “Lauricella era l’ultimo latitante importante che circolava a Palermo, il fatto che sia riuscito a godere di una latitanza lunga sei anni testimonia il fatto che aveva una fitta rete di protezione dei suoi adepti. Anche l’arresto di Lauricella conferma che i latitanti rimangono nel proprio territorio di appartenenza. Cosa nostra protegge i propri esponenti mafiosi, tutto ciò dimostra la capacità organizzativa dimostrata dall’associazione”.
S. O.