Scienze in cucina: microonde si o no

L’uso del “microonde” o meglio del forno a microonde è entrato da anni nella nostra vita quotidiana: ci si divide sugli effetti, fa bene o male alla salute?

L’utilizzo

La vita ormai è sempre più frenetica richiede spesso l’uso di tecnologie innovative anche in cucina. Dal mestolo elettrico, al robot di cucina, siamo arrivati alla cottura a microonde. La cottura classica con fuoco, serpentina aria e vapore, a volte è troppo lenta per il poco tempo che ormai si dedica al mangiare. E’ certo che questo non vale per tutti, ma molte neo famiglie e singols, soprattutto nelle città, tendono a non passare in cucina più di 20-30 minuti per pasto. La preparazione diventa così frenetica e accanto ai famosi “già pronti “, ormai è usanza l’uso di scaldare i cibi in fretta. Il forno a microonde impiega 1 minuto dove altre tecnologie ne impiegherebbero 3-4 o piu’.

La domanda di molti.

Se allora si cuoce più velocemente, vuol dire che i cibi vengono trasformati in meno tempo, ma i cibi che mangiamo possono essere trattati in minor tempo e non rovinarsi? Oppure al contrario essendo trattati in minor tempo vengono preservati maggiormente? Per rispondere a questa domanda bisognerebbe fare un analisi su quanta energia il cibo riceve nei vari modi di cottura e soprattutto di quello che accade molecolarmente ai cibi durante le diverse cotture.

Arriva l’inverno e l’uso dei microonde aumenterà di molto per scaldare bevande e cibi freddi. Contro o a favore?

IT