Quest’anno s’è parlato tanto, forse addirittura troppo, della ricorrenza dell’anniversario dell’unità d’Italia. Feste, eventi, mostre, il Bel Paese è stato festeggiato in ogni modo possibile ed immaginabile, magari sorvolando anche un po’ sul lato oscuro del processo d’unificazione che ha portato l’Italia ad essere, parafrasando Gaber ,“questa democrazia che a farle i complimenti ci vuole fantasia”. Probabilmente s’è parlato troppo poco anche delle donne che sono sempre state presenti nei momenti d’impellenza sociale durante la storia di questo Paese, e che meritano d’essere ricordate tanto quanto i vari Mazzini, Cavour e Garibaldi.
“Italiane” – Andrà in scena a partire dal venti e fino al ventidue settembre uno spettacolo diretto da Emanuela Giordano il cui emblematico titolo è “Italiane”. Si tratta della messa in scena delle storie di nove figure femminili vissute durante l’epoca del risorgimento, che hanno “fatto l’Italia” insieme a tutti i loro ben più celebri e osannati connazionali. Non si tratta di donne famose, bensì di persone qualunque, il cui contributo è stato, però, una sorta di “secchiata d’acqua” nel fiume dell’unità nazionale con le cui acque ci si bagna troppo spesso la bocca da mesi. Lo spettacolo, che andrà in scena presso il Teatro Argentina, oltre ad essere diretto da una donna, può vantare un cast tutto al femminile.
Attrici e regista – Emanuela Giordano è sicuramente fiera del lavoro che porterà a teatro a breve. Al suo fianco ci saranno tre donne italiane, orgogliose di poter mettere in scena nove brandelli di storia che coinvolgono tutto lo stivale. A vestire i panni delle donne del nord sarà Maddalena Cippa; Tosca D’Aquino darà corpo alle “eroine” del centro Italia, mentre Lina Sastri si occuperà di quelle storie che riguardano il sud del Paese. L’idea di ricordare che non è stato solo il sesso maschile a costruire la nostra Nazione è decisamente significativa: abbiamo festeggiato l’Italia, ora, per favore, festeggiamo le italiane.
Martina Cesaretti