Piazza Affari chiude in ribasso, con il Ftse Mib in calo a 14.547 punti, -0,65%.
L’euforia accesa dall’annuncio delle “tre diverse operazioni per fornire liquidità in dollari con prestiti a tre mesi fino alla fine dell’anno” che la Bce condurrà congiuntamente con la Federal Reserve e le banche centrali britannica, giapponese e svizzera sembra essersi già spenta. Sul listino, in realtà, ha prevalso il segno più ma la giornata nera delle banche ha impedito di chiudere in rialzo. Rialzo, che al contrario, ha segnato, ad eccezione di Parigi, tutte le piazze europee. Ad eccezione di Intesa SP (-2,8%) e Banco Popolare, controtendenza con +3,7%, i maggiori istituti hanno perso circa il 7%. Positiva, non per Generali, la giornata vissuta dall’assicurativo.
Le altre Piazze. Anche Parigi ha chiuso la settimana con il segno meno. L’indice guida Cac-40 ha fatto registrare una flessione dello 0,48%, a quota 3.031,08. Positiva la Borsa di Londra, dove l’indice dei tioli guida Ftse-100 ha segnato 5.368,41 punti, +0,58%. Chiusura in rialzo anche per Francoforte. L’indice dei titoli guida Dax-30 chiude la giornata di contrattazioni a 5.573,51 punti, +1,18%.
A New York il petrolio chiude in calo. Le quotazioni del greggio hanno fatto registrare un calo dell’1,6% a 87,99 dollari al barile.
M.N.