Dopo la partecipazione un po’ discussa del sindaco di Napoli Luigi De Magistris al rito annuale di San Gennaro, nuove polemiche si scateneranno nelle prossime ore per l’annuncio dell’ex magistrato di volere costruire nella città partenopea una grande moschea. Già durante la celebrazione del miracolo del sangue il politico dell’Idv aveva dichiarato: “Napoli è una città in cui c’è una comunità cattolica, ma anche laica, ebraica, musulmana”. Il progetto di De Magistris sarebbe, infatti, quello di creare non solo un luogo di culto per gli islamici, ma anche un punto di ritrovo e confronto per la comunità evangelista, musulmana, ebraica e laica.
La ricerca della sede adatta. Il sindaco di Napoli ha incaricato l’assessore al Patrimonio Bernardino Tuccillo di iniziare a ricercare una sede consona per la collocazione della moschea. Il luogo, che come detto, dovrà essere interreligioso dovrebbe essere pronto entro l’anno. De Magistris ha indicato Napoli e la sua poliedricità come città ideale per essere adottata come simbolo del dialogo tra le religioni. Il sindaco ha poi ricordato i suoi buoni rapporti con la comunità islamica, che continua a crescere numericamente, e ha ribadito la sua idea di religiosità: “Napoli ha una comunità islamica molto ampia con la quale ho instaurato un rapporto di collaborazione, ed è anche una città di integrazione, l’ho ricordato anche ieri in occasione di San Gennaro. Mi piace parlare di religione, più che di cattolicesimo, e’ importante la religiosità”.
Elisa Minelli