“Con il Sud. Giovani e Comunità”. Ieri si è aperta a Napoli la tre giorni “Con il Sud. Giovani e Comunità” la prima conferenza programmatica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Mezzogiorno promossa da Fondazione Con il Sud e Save the Children. Scopo della conferenza denunciare la povertà e la conseguente mancanza di opportunità per i più giovani.
La povertà. Sono 410 i bambini e gli adolescenti meridionali che vivono in condizioni di povertà assoluta e, più in generale, le famiglie che vivono una condizion di relativa povertà sono in un numero maggiore rispetto al resto del Paese. Il presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro, ha dichiarato: «Le diseguaglianze nei diritti e nelle opportunità per i bambini hanno raggiunto al sud un livello inaccettabile, e se guardiamo al loro futuro c’è da essere molto preoccupati se oggi 3 giovani su 10 non sono in alcun modo occupati tra i 15 e i 34 anni»
Le falle del sistema scolastico. Stando ai dati statistici, l’abbandono scolastico in alcune regioni del sud raggiunge punte del 30%, con 3 studenti su 10 che non arrivano al diploma. Le falle del sistema scolastico però, iniziano ben prima. La frequenza presso gli asili nidi è di 4 volte inferiore rispetto alla media nazionale e di 2 bambini su 100 in Campania e Calabria. Anche per quanto riguarda il tempo pieno, c’è un divario enorme tra il nord e il sud. Nel 2008, nel Nord-Ovest, le classi a tempo pieno hanno raggiunto il 42,6%; nelle regioni del sud sono ferme complessivamente all’8,6% per scendere al 7,1% nelle isole.
Mancanza di risorse e incapacità gestionale. Le falle del sistema scolastico sono determinate anche dalla scarsità negli aiuti economici. I fondi per gli interventi sociali trasferiti dallo Stato centrale alle regioni si sono ridotti tra il 2008 e il 2011 dell’85% (da 1.213,2 milioni 178,5). Secondo le stime OCSE, la spesa in Italia per l’educazione nel 2008 si è collocata al 29esimo posto su 34 paesi. Ciononstante, Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children, ha spiegato che per creare 100.000 nuovi posti in strutture educative per l’infanzia, basterebbe solo il 7% dei 29 miliardi di euro dei fondi strutturali non ancora impegnati. Il problema quindi, non è solo nella scarsità delle risorse, ma anche nella incapacità di gestirle. Le problematiche economiche però, permangono. Negli ultimi cinque anni, il Sevizio Civile nazionale ha visto ridursi di oltre il 60% i finanziamenti con la conseguente diminuzione del numero dei giovani in servizio, da 57.119 nel 2006 a 19.412 nel 2010.
L’illegalità. La povertà, e la conseguente mancanza di opportunità, porta più facilmente i minori a cadere nelle maglie della delinquenza; solo nel 2007 ci sono stati 14.931 reati che hanno visto il coinvolgimento diretto dei minori .
Le soluzioni. Save the Children ritiene che la soluzione sia nell’investire sull’educazione dei minori in condizioni di svantaggio economico. Queste le parole di Raffaela Milano: «Per incidere profondamente sulle opportunità dell’infanzia al sud proponiamo di creare nei comuni ad alta densità criminale aree ad alta densità educativa che, grazie a risorse stanziate da regioni e ministero dell’Istruzione, prevedano progetti per l’aumento del tempo scuola, lo sviluppo e la formazione di una coscienza civile».
Giovanna Fraccalvieri