Documentario sul chitarrista dei Beatles – Nel bene e nel male è sempre e comunque Beatles. Dei quattro geni indiscussi della scena pop-rock mondiale si parlava e si discuteva nel pieno della loro carriera e si continua a parlare di loro anche a distanza di anni dal loro addio dalle scene. Hanno diviso e continuano a dividere generazioni intere per quel binomio che li ha accompagnati per tutta una carriera: Beatles o Rolling Stones. Così, dopo gli omaggi alla band e quelli al leader John Lennon, ora è tempo di George Harrison. A dieci anni dalla sua morte, infatti, il noto regista Martin Scorsese ha voluto omaggiare il chitarrista dei Beatles con un documentario da lui stesso diretto, dal titolo “George Harrison – Living in a material world”, riprendendo il titolo di un disco di Harrison pubblicato nel 1973. La presentazione ufficiale del documentario è avvenuta a Londra, la scorsa domenica, davanti a quella che resta della grande famiglia Beatles: i due Beatles ancora vivi – Ringo Starr con sua moglie Barbara Bach, e Paul McCartney – la vedova di John Lennon, Yoko Ono – in pose affettuose e pacificate con McCartney – e la vedova di George Harrison, Olivia Arias (produttrice del film) con il figlio Dhani Harrison.
Il rock secondo Scorsese – “George Harrison: Living in the material world” è solo l’ultimo splendido ritratto a una star della musica che Martin Scorsese ha regalato agli appassionati del genere. In passato, infatti, il regista italo-americano ha omaggiato il mondo del rock con due perle come “No Direction Home: Bob Dylan” e “Shine a Light” (un live dei Rolling Stones). E quello di George Harrison non sarà l’ultimo perché Scorsese ha annunciato che a breve realizzerà anche un film sul grande Frank Sinatra.
Dario Morciano