Roma – Il mondo della scuola scende di nuovo in piazza in molte città.
All’alba studenti e prof davanti alla sede del governo per “svegliarlo” sul tema della scuola. “Le politiche del governo ci stanno distruggendo“.
La scuola in piazza – Questa mattina studenti e prof hanno deciso di “dare la sveglia al governo” su un tema fondamentale, quello della scuola. Manifestazioni sono state indette in circa 90 città in tutto il paese.
Gli organizzatori spiegano: “Abbiamo voluto iniziare la giornata di oggi con un bliz davanti palazzo Chigi all’alba, portando delle sveglie a questo governo, per dire che la loro ora ormai è arrivata, questa generazione non vuole che si perda altro tempo”. Poi proseguono gli studenti: “L’Italia che conta oggi scenderà in piazza in tutto il Paese e domani a Roma con i lavoratori e le lavoratrici della Cgil, per dire che c’è un Paese che si è risvegliato da tempo e che non ha più intenzione di subire le politiche di questo governo che continua a distruggere la scuola, l’Università, la ricerca e il nostro futuro, continuando a far pesare la crisi soltanto sui più deboli e mantenendo intatti i privilegi di pochi. Scendiamo in piazza perché crediamo, con le parole di Steve Jobs, che “chi e’ abbastanza pazzo da pensare di poter cambiare il mondo, è chi lo può cambiare“.
Il comunicato degli studenti – Il comunicato diffuso dall’Unione degli Studenti riporta tristi dati sul sistema scuola: ”Il 40 % delle scuole è privo di certificato di idoneità statica, il 47% dei giovani è precario. Iil 29% dei giovani è disoccupato, il governo ha tagliato le risorse per le borse di studio del 94,75%. Inoltre siamo in piazza per ribadire il nostro no ad una politica di continui tagli alla formazione, di riforme calate dall’alto. A tutto ciò fin dallo scorso anno abbiamo contrapposto non solo la forza dei nostri ‘no’, ma anche e soprattutto la forza delle nostre proposte”.
Matteo Oliviero