Cosa accade all’interno del Pdl? Stando alle cronache dei beninformati (o se si preferisce delle immancabili gole profonde), due esponenti di peso del partito del Cavaliere starebbero facendo la conta per appurare se esistono i numeri necessari a ipotizzare un “sovvertimento” interno. A guidare la fronda dei pidiellini ribelli sarebbero gli ex ministri Beppe Pisanu e Claudio Scajola, che – tra una cena e l’altra – starebbero valutando la possibilità di velocizzare l’avvento del post-Berlusconi.
Carbonari nel Pdl? – Qualche sera fa una cena in un noto ristorante romano ha conquistato l’attenzione dei giornalisti. Seduti a tavola c’erano l’ex ministro Claudio Scajola e altri 17 deputati del Pdl, che – stando ai rumors dell’ultima ora – avrebbero confabulato sull’opportunità di promuovere un nuovo esecutivo, da edificare sulle “ceneri” di quello attuale. “Non siamo né carbonari né pugnalatori – si è difeso Scajola – Incontro i miei amici per parlare di politica visto che non ci sono tante occasioni per farlo. Ci muoviamo alla luce del sole e faremo proposte alla luce del sole”.
Banchetti pericolosi – Una smentita che non ha convinto affatto e che pare anzi confermare che “qualcosa bolli in pentola”. Ai sommovimenti riferiti agli “scajolani” andrebbero aggiunti anche quelli favoriti da un altro ex ministro di Berlusconi, Beppe Pisanu, animatore di un pranzo che una settimana fa ha coinvolto una dozzina di pidiellini. Banchetti insidiosi, nel corso dei quali – si vocifera – i due ex ministri avrebbero valutato le modalità d’azione necessarie ad avanzare al premier la richiesta più faticosa: Fatti da parte e agevola la riorganizzazione del partito.
Due cani che non mordono – Chiacchiere da bar, o per meglio dire da ristorante? Difficile capirlo. Di certo nell’aria si percepisce qualcosa di strano e i più diffidenti tra gli stretti collaboratori del Cavaliere l’hanno già messo in guardia dai due “ex arzili democristiani”. Per quanto – stando sempre alle indiscrezioni finora filtrate – soltanto in pochissimi prenderebbero in seria considerazione la minaccia Scajola-Pisanu. “Sono due cani che abbaiano ma non mordono – avrebbe commentato un berlusconiano di ferro – Appena il Cavaliere fischia Scajola ritorna all’ovile oppure i suoi si riducono a 4 o 5, non sufficienti a far cadere il governo”.
Maria Saporito