Pet therapy: Concerto benefico di Nicola Piovani. Martedì prossimo, nella prestigiosa sala Verdi del Conservatorio di Milano, si esibirà in un concerto benefico Nicola Piovani. L’artista italiano, apprezzatissimo in tutto il mondo, ha “creduto in un progetto che inaugura in Romania un’attività terapeutica innovativa che in molti paesi ha già dato risultati sorprendenti”. A dirlo è stata Sara Turetta, presidente di Save the Dogs and other Animals Onlus. L’associazione è organizzatrice del concerto e dal 2002 opera attivamente sul campo in una nazione tremendamente difficile dal punto di vista del benessere animale. Il progetto in questione riguarda la Pet Therapy (riconosciuta in Italia dal 2003) ed in specifico l’onoterapia. Protagonisti e beneficiari: gli asinelli sfuggiti ai maltrattamenti ed alcuni bimbi affetti da varie forme di disabilità.
Un quintetto esclusivo. Il concerto di martedì, reso possibile dalla collaborazione tra Save the Dogs, Fondazione Paideia, Fondazione Cariplo e la Provincia di Milano finanzia l’ambizioso progetto “It’s Donkey Time” (letteralmente: è la volta degli asinelli), attualmente attivo in versione “pilota” per 18 bambini presso il Don Orione di Bucarest. Sul palco con il grande pianista si esibiranno altri 5 solisti: Andrea Avena (contrabbasso), Marina Cesari (clarinetto e sax), Pasquale Filastò (cello e chitarra) e Cristian Marini (batteria e fisarmonica). Piovani arrangerà dal vivo alcune sue composizioni già entrate di diritto nella storia della musica per opere cinematografiche e televisive. La vita è bella di Roberto Benigni (film con cui Piovani vinse l’Oscar per la miglior colonna sonora), La stanza del Figlio di Nanni Moretti, Annozero di Michele Santorno, per citare solo alcuni esempi.
L’importanza della pet therapy. “Si tratta di un’attività terapeutica vera e propria (cioè con precise caratteristiche) – si legge sul sito del Ministero della Salute – finalizzata a migliorare le condizioni di un paziente mediante specifici obiettivi – e che – integra, rafforza e coadiuva le terapie normalmente effettuate per il tipo di patologia considerato”. Un aiuto quindi, che è sia psicologico che fisico. L’importanza dell’impiego degli animali durante il decorso, la convalescenza di una malattia od anche come supporto psichico al paziente affetto da patologie non guaribili è ormai accertato a livello planetario. Molte infatti sono state le ricerche che negli ultimi anni hanno dimostrato l’effettiva utilità, per le più svariate tipologie di pazienti, di poter contare su un compagno d’avventura fisso, fedele, allegro, in una parola, puro. Che poi quest’ultimo sia un cane, un gatto, un cavallo o, come nel caso di It’s Donkey Time, un asinello, poco importa. Gli animali sembrano possedere concrete proprietà terapeutiche. Dietro il risultato finale di un progetto di pet therapy c’è però un lavoro duro e rigidamente programmato. Non tutte le bestiole infatti risultano adatte a svolgere un compito così complesso . Per questo esistono dei protocolli precisi atti ad individuare gli esemplari migliori in rapporto al bisogno d’interazione del paziente. Il contatto con un animale – spiega una nota dell’Istituto Superiore della Sanità – oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l’occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo dell’animale stesso. E ancora: “I bambini ricoverati in ospedale soffrono spesso di depressione, con disturbi del comportamento, del sonno, dell’appetito“. Tutto questo è dovuto “ai sentimenti di ansia, paura, noia e dolore determinati dalle loro condizioni di salute, dal fatto di essere costretti al ricovero, lontani dai loro familiari”. Alcune recenti esperienze condotte in Italia su bambini ricoverati in reparti pediatrici nei quali si è svolto un programma di terapie assistite dagli animali – insiste l’ISS – dimostrano che la gioia e la curiosità manifestate dai piccoli pazienti durante gli incontri con l’animale consentono di alleviare i sentimenti di disagio dovuti alla degenza, tanto da rendere più sereno il loro approccio con le terapie e con il personale sanitario”. Nicola Piovani “in quintetto” martedì suonerà per sostenere tutto questo. Una serata d’eccezione dedicata ad un’importante causa benefica, che vede come protagonista e testimonial un artista di assoluto prestigio.
A.S.