Trafficavano droga usando turisti come corrieri, arrestati marocchini

Si è conclusa la scorsa notte l’operazione ‘Re Matto’, iniziata nel settembre dello scorso anno e coordinata dal pm di Piacenza Antonio Colonna, che ha permesso di sgominare un’organizzazione criminale, dedita al traffico di droga.

Arrestati 30 marocchini – Trenta persone, tutte di origine marocchina, sono state arrestate, in quanto si servivano di ignari turisti per far arrivare in Italia, eludendo i controlli, ingenti quantità di cocaina e hascisc. I componenti della banda si recavano in Marocco ed adescavano ingenui turisti che viaggiavano in auto, offrendo loro ospitalità. Verso la fine della vacanza, con un scusa, si facevano prestare la loro automobile che provvedevano ad imbottire di droga, che poi recuperavano una volta che l’auto, passando per la Spagna, giungeva nel Nord Italia. Utilizzando questo espediente, i trafficanti riuscivano a far arrivare in Italia circa 90 chilogrammi di sostanze stupefacenti ogni due giorni, sicuri di riuscire a sottrarre il carico illegale ai controlli della polizia e convinti di non essere scoperti in caso di sequestro delle sostanze. Le attività investigative, invece, condotte anche con l’ausilio di mezzi tecnici e con una persona sotto copertura, duravano già da un anno e numerose sono state le perquisizioni eseguite anche con l’ausilio dei cani antidroga ed antiesplosivo. L’operazione, che aveva già portato a 12 arresti in flagranza di reato ed al sequestro di 15 chili di hascisc e 150 grammi di cocaina, ha permesso ai carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda, con il supporto di un elicottero del 13/o Nucleo di Forlì e del Nucleo cinofili di Bologna, di eseguire altre 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone di origine marocchina, che sono state condotte nelle carceri di Piacenza, Pavi e Lodi, le province in cui veniva effettuato il traffico di droga. Ulteriori dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa convocata per le ore 12.00 presso la Procura della Repubblica di Piacenza.

Francesca Theodosiu