Roma – L’ex Ministro Scajola sarebbe pronto a smarcarsi dal Pdl dopo il voto di fiducia. La sua richiesta al premier: “Dimissioni e rimpasto per una nuova maggioranza”.
Scajola pronto a smarcarsi? – L’ex Ministro è stato uno dei responsabili della sconfitta della maggioranza alla Camera nel voto sull’assestamento del Bilancio. Ma non è la prima che Scajola manifesta la sua insofferenza per questa maggioranza, tornando a chiedere più volte un rimpasto di governo, e magari un passo indietro del premier.
Il mancato voto alla Camera, infatti, non potrebbe essere che solo l’inizio del logoramento della maggioranza, ecco perché Berlusconi ha deciso di incontrarlo subito in un faccia a faccia.
Secondo indiscrezioni, l’ex Ministro avrebbe chiesto al premier di dimettersi e di lasciare il posto ad una nuova maggioranza.
“Per come si sono messe le cose, dovresti fare un passo indietro, è la via d’uscita che più ti conviene. Nessuno ti può obbligare, sia chiaro, sarà una valutazione tua. Ma l’ennesimo crollo in aula dimostrerebbe a suo dire che il rilancio non basta, bisogna allargare la maggioranza, aprire a Casini“, sarebbe stato il consiglio di Scajola.
Casini però non ha alcuna intenzione di aprire alla maggioranza, almeno finché ci sarà Berlusconi alla guida.
Il voto di fiducia – Per il momento tutto resta com’è, ma c’è grande attesa per il voto di fiducia alla Camera che avverrà domani. Anche Scajola probabilmente prenderà la parola per spiegare i problemi all’interno del partito.
Annuncerà anche la nascita di una nuova componente politica?
“Di certo da domani tutto non potrà proseguire come prima. Dovremo smarcarci, creare una componente strutturata che tratti sui singoli temi, che abbia una propria autonomia“, hanno fatto sapere gli Scajolani.
Il riferimento è al modello Responsabili o Forza Sud, una componente esterna che può tenere in pugno le sorti del governo. Ma gli Scajolani tengono a precisare che non è in discussione la fiducia a Berlusconi: “La fiducia a Berlusconi non è in discussione”. Anche al governo? “Fiducia in Berlusconi“.
Matteo Oliviero