“Hanno ragione”, “i giovani, hanno ragione a prendersela con la finanza come capro espiatorio”. Non usa mezzi termini Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e prossimo presidente della Bce, nel commentare la manifestazione di Roma contro le banche da parte degli Indignati. Al governatore uscente non dispiace nemmeno che questi si facciano chiamare i “Draghi ribelli”. “La notizia oggi non è a Parigi, ma a Roma”, ha affermato prima di partecipare ai lavori del vertice dei ministri finanziari e dei governatori del G20 sulle strategie da attuare per arginare crisi in corso nella capitale transalpina.
Rabbia legittima. “Siamo arrabbiati noi contro la crisi, figuriamoci loro che hanno venti, trenta anni. Hanno aspettato, aspettano tanto. Per noi non è stato così”, ha aggiunto Draghi, che sulle difficoltà dei giovani a trovare un lavoro ha dedicato gran parte dei suo interventi dell’ultimo biennio. “È un movimento internazionale, il cui appello va ascoltato – ha sottolineato il governatore – a patto che le manifestazioni restino pacifiche”.
Spero sia una manifestazione pacifica. “Spero sia una immensa partecipazione pacifica e democratica perché quando si hanno idee, passione e si vuole cambiare, non serve la violenza”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in chiusura della giornata mondiale dell’alimentazione, ha commentato la manifestazione di Roma alla quale parteciperà. “Non vado per mettere il cappello perché sono battaglie che ho sempre portato avanti fin da ragazzo e adesso quelle istanze cerco di portarle all’interno delle istituzioni”, ha aggiunto il primo cittadino della città partenopea.
M.N.