G20: ultimatum all’Ue

I ministri delle Finanze e i Governatori delle banche centrali dei Paesi più ricchi del mondo hanno lanciato il loro ultimatum all’Europa: entro il 23 ottobre, data del prossimo vertice Ue, occorre mettere a punto un piano completo per affrontare la crisi dei debiti sovrani dei Paesi membri, crisi che sta mettendo a rischio l’economia globale. La durezza dei toni, mai riscontrata in questi tipi di vertici, è l’ennesima dimostrazione della gravità del momento economico attraversato dall’Europa, sull’onda della crisi greca e delle difficoltà forti di altri Paesi membri dell’Unione a rischio default, Italia e Spagna su tutti.

La pressione. “L’Europa ha bisogno di un’azione comune e concertata poiché, se la crisi non finisce, essa comincerà a contagiare le economie emergenti che finora hanno goduto di una buona crescita”, ha rimarcato Jun Azumi, ministro delle Finanze giapponese, con il suo pari britannico George Osborne che ha detto ai giornalisti che “gli altri ministri delle Finanze dell’eurozona hanno lasciato Parigi avendo ben chiaro che su di loro c’è un’enorme pressione perché trovino una soluzione alla crisi”. A rincuorare il mondo economico ci ha pensato il ministro delle Finanze francese: “Berlino e Parigi, le due potenze leader dell’Ue, sono sulla buona strada verso un’intesa su un piano per ridurre il debito greco, bloccare il contagio e proteggere le banche europee”.

Rafforzare il Fondo salva-Stati. La richiesta principale delle economie emergenti, sostenuta da Giappone e Stati Uniti, resta il rafforzamento del fondo salva Stati, lo European financial stability facility (Efsf). Per i ministri delle Finanze del G20, questo tipo di misura potrebbe ripristinare i livelli di fiducia, la stabilità finanziaria e la crescita economica europea in un momento in cui, ha affermato il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, l’insieme dei rischi sull’economia si è fatto troppo “più cupo”. Non a caso, in vista del prossimo consiglio del 23 ottobre, è stata convocata per venerdì 21 una riunione straordinaria tra i ministri economici dell’Eurozona, cui seguirà un Consiglio allargato a tutta l’Unione sabato 22.

M.N.