Scontri a Roma: da destra a sinistra una condanna unanime

Roma – La politica condanna gli scontri avvenuti ieri nella Capitale, dove un centinaio di persone è riusciti a rovinare quella che doveva essere una grande manifestazione pacifica, passata invece in secondo piano.

Le reazioni politiche – I partiti di maggioranza e opposizione hanno espresso una dura condanna per quanto accaduto ieri pomeriggio a Roma. Come in molte città del mondo, anche nella Capitale erano pronte a sfilare centinaia di migliaia di persone per protestare contro la situazione di stallo economico che impedisce ai giovani di crearsi un futuro.
Ma i protagonisti in negativo della giornata sono stati invece un centinaio di teppisti che hanno innescato una vera e propria guerriglia contro le forze dell’ordine.
Il Ministro Roberto Maroni ha espresso perciò solidarietà alle forze dell’ordine e condanna per “gli atti di inaccettabile violenza ad opera di criminali infiltrati tra i manifestanti“.
Ha parlato di “violenze inammissibili” anche il Capo dello Stato, che ha seguito lo svolgersi degli eventi sempre in collegamento con il capo della Polizia Manganelli.

Dai partiti un’unica condanna – Il presidente del Consiglio, ha definito quello di ieri, un “segnale molto preoccupante per la convivenza civile. Devono essere condannati da tutti senza. I violenti vanno individuati e puniti”. Berlusconi ringrazia le forze dell’ordine, che si sono impegnate a fondo per difendere e garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini. Soltanto il loro equilibrio e la loro prudenza sono riusciti ad evitare più gravi conseguenze“.
Condanna anche da parte dei presidenti di di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, che hanno espresso solidarietà alle forze dell’ordine.
Secondo Pier Luigi Bersani, leader del Pd: “I provocatori colpiscono al cuore le ragioni di un movimento che in tutto il mondo vuole esprimere liberamente un disagio e una critica all’attuale assetto dell’economia mondiale. E’ indispensabile, a questo punto, una condanna corale e inequivocabile di ogni atto di violenza e un rigoroso isolamento dai movimenti di chi si è reso protagonista di questi gesti inaccettabili. Bisognerà capire come sia possibile che una banda di centinaia di delinquenti abbia potuto devastare, aggredire, incendiare e tenere in scacco per ore il centro di Roma
Nichi Vendola invece ha parlato di due manifestazioni: “Una è quella, meravigliosa, di centinaia di migliaia di persone che hanno lavorato per portare i loro simboli, per manifestare pacificamente lo spirito di rivolta contro un destino di precarietà, l’altra quella di minoranze di teppisti, di black block che sono in azione per togliere la scena agli ‘indignati’, per prendere loro la parola, e loro parlano bruciando auto e rompendo telecamere“.
Pier Ferdinando Casini ha scritto via Twitter: “In una società libera e democratica gli indignati si ascoltano, i delinquenti si mettono in galera“.
Rammarico invece ha espresso il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, che stesso ieri aveva detto di comprendere le ragioni di indignazione, soprattutto dei giovani. “Gli scontri a Roma sono un gran peccato”.

Matteo Oliviero