Si è conclusa nel primo pomeriggio la seconda giornata di udienza preliminare presso il Tribunale di Taranto per decidere sul rinvio a giudizio di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, accusate dell’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010.
Il memoriale di Misseri – In aula, oltre alle due imputate, anche Michele Misseri, zio di Sarah, che, come anticipato da qualche settimana, ha consegnato il suo memoriale al gup Pompeo Carriere. Nelle 18 pagine della sua confessione, non solo Misseri dichiara di essere l’unico responsabile dell’omicidio della piccola Sarah, ma ribadisce la versione più recente circa la dinamica del delitto: Sarah, scivolata mentre tentava di sfuggire alle avances dello zio, avrebbe sbattuto la testa contro un compressore presente in garage e sarebbe morta. Nel suo memoriale, Misseri ha anche spiegato il motivo per cui avrebbe accusato la figlia Sabrina: l’uomo sarebbe stato spinto dal suo ex avvocato – prima d’ufficio e poi di fiducia – Daniele Galoppa e dalla sua consulente di parte, la criminologa Roberta Bruzzone. Accuse che gli sono costate già una querela per diffamazione da parte dei due professionisti. Misseri si è, dunque, dichiarato «unico colpevole» del delitto. All’uomo sono state mostrate anche le lettere scritte dal carcere per avere conferma della loro autenticità e il contadino di Avetrana ha asserito che sono state scritte di suo pugno. Le dichiarazioni spontanee di Michele Misseri sono durate circa un’ora, per cui il gup Carriere ha deciso di concludere l’udienza e di rinviare alla prossima seduta di giovedì 20 ottobre la requisitoria dei pubblici ministeri.
Le parole di Sabrina – E’ durata solo pochi minuti, invece, la dichiarazione spontanea in cui Sabrina Misseri, figlia di Michele, ha proclamato nuovamente la sua innocenza. “Io sono innocente e mio padre è un vigliacco”, avrebbe detto la ragazza, accusando Michele Misseri di averla tirata in ballo ingiustamente, ma dicendo anche di «confidare nella giustizia». «Mia figlia ha ragione, sono io l’unico colpevole»: ha replicato Michele Misseri alle accuse di Sabrina, parlando con i giornalisti all’uscita del tribunale di Taranto. «Ho sentito che mi ha chiamato vigliacco – ha detto – e lei ha ragione». «Sul conto di mia figlia e di mia moglie – ha continuato – non ci sono le prove».
Francesca Theodosiu