Scontri a Roma, Alemanno: Gli animali devono restare in carcere

“Basta buonismo, quegli animali devono restare in carcere il più a lungo possibile”. A intervenire a gamba tesa sugli scontri che sabato scorso hanno devastato una parte della città di Roma è il sindaco Gianni Alemanno. In un’intervista a Il Messaggero, il pidiellino ha posto l’accento sulla necessità di intervenire in modo esemplare sui teppisti e sulla necessità di individuare nuove misure capaci di scongiurare il verificarsi di situazioni simili in futuro. “Serve un’intelligence più incisiva e meno permissivismo”, ha osservato.

La tolleranza zero del sindaco – “Basta buonismo. Bisogna indagare senza sosta e con tutte le forze possibili per individuare quei teppisti che sabato hanno devastato Roma. Sono degli animali, devono finire in carcere e ci devono restare il più a lungo possibile”. Gianni Alemanno non ha usato mezze parole e al quotidiano romano Il Messaggero ha oggi consegnato la rabbia (non ancora sbolletata) di un sindaco che si ritrova a contare i danni di una guerriglia urbana inaccettabile. “Mi auguro che la magistratura non li rilasci il giorno dopo come è successo il 14 dicembre dell’anno scorso, tra gli applausi di certi esponenti permissivisti del centrosinistra – ha rincarato il primo cittadino di Roma – L’impunità di un anno fa è stato il seme della guerriglia di sabato”.

Poteva andare peggio – E sulle dinamiche degli scontri: “Poteva andare molto peggio – ha commentato Alemanno – Poteva scapparci il morto. Potevano raggiungere il centro storico e a quel punto oltre ai palazzi del potere avrebbero messo a ferro e fuoco piazza del Popolo, Fontana di Trevi e piazza Navona”. Quanto alla possibilità di individuare e isolare preventivamente gli incappucciati: “Se l’intelligence avesse fatto qualcosa del genere  – ha replicato il sindaco capitolino – si sarebbero subito alzate le proteste di certe frange politiche che avrebbero denunciato uno Stato di polizia, uno Stato repressivo che ostacola la libertà di manifestare”.

Il contributo della politica – Una situazione di difficile gestione, sulla cui possibile soluzione Gianni Alemanno ha però voluto dire la sua: “Come prima cosa tutte le forze politiche devono veramente isolare queste realtà – ha spiegato – e non fare come in passato quando alcuni hanno applaudito alla scarcerazione dei teppisti. L’intelligence, invece, deve sradicare i centri di violenza che sono sparsi nel Paese. Sono noti agli investigatori. E bisogna intervenire mettendo da parte la sindrome del G8 di Genova. Perché questi gruppi anarchici, legati ad alcuni centri sociali, ormai hanno un’organizzazione di stile terroristico. E una volta presi – ha concluso il sindaco di Roma – servono pene esemplari“.

Maria Saporito