Scontri tra manifestanti e polizia. La guerriglia urbana che sabato scorso ha investito Roma, rischia, oggi, di colpire duramente anche la Grecia. Ad Atene, nella centralissima piazza Syntagma, sono confluiti ben quattro cortei di manifestanti che protestano contro i tagli previsti dalle nuove misure di austerità. Il governo socialista di Georges Papandreou, prevede aumenti delle tasse, drastici tagli ai salari e alle pensioni e una sospensione degli accordi salariali di settore. Tutti questi provvedimenti anticrisi, saranno messi al voto parlamentare domani e, proprio il Parlamento, in questa giornata di scontri, assume una grande valenza simbolica. Circa 200 giovani, molti Black bloc e simpatizzanti, si sono posizionati di fronte al “palazzo del potere” e da qui scagliano bombe carta, molotov e pietre. Le forze dell’ordine, in assetto anti-sommossa, rispondono sparando gas lacrimogeni sulla folla e creando un cordone umano che fa da scudo al Parlamento.
Partecipazione. Nel giorno in cui è partito lo sciopero generale voluto dai principali sindacati dei settori pubblico e privato, gli Indignados sono scesi in piazza anche a Salonicco, a Heraklion sull’isola di Creta e a Patrasso. Stando alle stime di polizia, solo ad Atene, il numero dei manifestanti avrebbe raggiunto la cifra record di 70mila presenze.
Giovanna Fraccalvieri