Berlusconi: Mi accusano di tutto tranne che di essere gay

In riunione alla Camera con i deputati del Pdl, il premier Silvio Berlusconi ha parlato praticamente di tutto. Dal partito da rinnovare (almeno nel nome) alle possibili alleanze, dalla legge elettorale alla buona comunicazione. Senza mancare di condire con la solita battuta il suo lungo intervento: “L’unica accusa che non mi hanno ancora fatto – ha detto – è di essere gay“.

No al voto anticipato – Nel giorno in cui il suo ex amico Muammar Gheddafi è stato ucciso dalle forze impegnate nella liberazione della Libia, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha incontrato il gruppo del Pdl alla Camera per fare il punto della situazione all’interno del partito. Un incontro importante, nel corso del quale il Cavaliere ha passato in rassegna le luci e le ombre del Pdl, consegnando ai suoi preziose istruzioni su come comportarsi. “Non ho mai pensato al voto anticipato né a una lista personale per le prossime elezioni – ha detto il premier – In questo momento siamo sopra al centrosinistra del 4%. Come ha detto Angelino (Alfano, ndr) bisogna arrivare fino a gennaio, poi il voto anticipato non sarà più un rischio”.

Puntare ai centristi – E sulle alleanze da cementare per rinsaldare l’asse della maggioranza, il capo del governo non ha alcun dubbio: “Se l’Udc si unisse alla sinistra – ha detto Berlusconi – perderebbe i due terzi dell’elettorato, per questo dobbiamo insistere su questo punto e cercare nel Parlamento il confronto con i parlamentari dell’Udc e del Terzo polo. Se alle elezioni andassimo con l’Udc prevarremmo certamente. Anche per questo – ha spiegato – io non ho risposto mai alle dichiarazioni spiacevolissime che Casini e Cesa fanno anche sulla mia persona”.

Più poteri al premier – Propositivo anche sulla legge elettorale: “Sono disponibile ad approvare una modifica con l’introduzione del voto di preferenza che renda inutile il referendum – ha chiarito il presidente del Consiglio – inserendola nella riforma dell’architettura dello Stato”. Un’architettura che, a suo avviso, dovrebbe concedere anche maggiori poteri al primo ministro: “Non è possibile che in uno Stato moderno – è tornato a lamentarsi il Cavaliere – il premier non può dimissionare i ministri e questi possono ridere in faccia al presidente del Consiglio”.

Per una nuova tv – Immancabili, poi, i consigli sul fronte della comunicazione: “Anche io – ha ammesso Berlusconi – so di aver mancato nella comunicazione negli ultimi tempi, ma è difficile parlare andando in certe trasmissioni che voi sapete. E per favore non date mai del tu ai vostri avversari. Alcune trasmissioni tv sono allucinanti – ha aggiunto – Stiamo lavorando per cambiare il panorama dell’attuale televisione”. Un messaggio che rimanda alla mente gli “editti” con cui il presidente del Consiglio è riuscito negli anni a oscurare le trasmissioni a lui meno gradite.

Ad Arcore nulla di licenzioso – Inevitabile, infine, il riferimento ai problemi giudiziari, con particolare riferimento ai bunga bunga di Arcore: “Mi accusano per normalissime cene e per quei quattro salti che seguivano a cui io non ho nemmeno partecipato – ha detto il premier ai deputati del Pdl – In mia presenza e nelle mie case non è mai accaduto niente che non fosse corretto, niente che fosse licenzioso. Ci sono cinque persone che hanno raccontato il contrario, per ragioni non certo nobili, ma io ho decine di ospiti che racconteranno quello che è successo davvero. L’unica accusa che non mi hanno ancora fatto – ha concluso Berlusconi – è di essere gay”.

Maria Saporito