Roma – Il decreto emanato nel 2010 doveva tagliare gli stipendi pubblici superiori ai 90mila euro. Ma con un intervento del Ministero dell’economia, tutto torna come prima e gli interessati saranno rimborsati.
Il taglio dei tagli secondo Italia Oggi – Il giornale economico Italia Oggi ha documentato un piccolo intervento del governo sul taglio degli stipendi dopo il varo del decreto del 2010 che difatto tagliava gli stipendi pubblici sopra i 90mila euro.
Nel 2010 infatti, il governo emana il decreto legge 78, che riguardava la “stabilizzazione finanziaria”, prevedeva la riduzione delle retribuzioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni superiori a 90.000 euro lordi annui.
La riduzione dello stipendio è quindi entrata in vigore e ha riguardato anche ministri, viceministri e sottosegretari dell’esecutivo.
Ma stando a quanto rivela Italia Oggi, è stata emanata una circolare, secondo cui “ricopre una carica politica e non è titolare di un rapporto di lavoro dipendente”. Quindi ai membri dell’esecutivo saranno rimborsate le cifre decurtate: “Sulla mensilità di novembre 2011 si darà corso al rimborso di quanto trattenuto”.
Il commento di Italia Oggi – Il quotidiano ha definito l’accaduto come “un inghippo legale, ma scandaloso”, in quanto arriva proprio nei giorni in cui il governo è alla ricerca di risorse per il Decreto Sviluppo.
La notizia, intanto, ha fatto il giro del web, raccogliendo ovviamente la protesta soprattutto di precari che usano anche l’ironia: “se i ministri e sottosegretari non sono dipendenti, sono precari?”.
Matteo Oliviero